Nei prossimi giorni arriverà anche nelle sale cinematografiche di Crotone il film di Massimiliano Bruno “Beata ignoranza”. Un cast eccezionale con due grandi attori protagonisti quali Marco Giallini e Alessandro Gassmann, insieme a Carolina Crescentini. Nel film, per caso o per volontà, riemerge la rivalità calcistica tra Crotone e Catanzaro. Rivalità che in queste ore sta occupando di fatto i social. Il tutto in una scena in cui Ernesto (Marco Giallini), refrattario alle nuove tecnologie e ai social, sperimentando i nuovi mezzi di comunicazione dichiara candidamente di aver scritto su Facebook “Io amo Crotone, ci sono stato in vacanza” e si sorprende della reazione violenta e stizzita di un tifoso del Catanzaro. Giallini riprende: “Ma perché, ma dico, Catanzaro ha pure una squadra di calcio”. Ora, al di là della battuta del film, che riprende la rivalità anche in torni scherzosi, io vorrei soffermarmi per cogliere una occasione e lanciare una proposta al Comune di Crotone, alla Provincia, alla Regione Calabria, al Crotone calcio, e ai mecenati.
Intanto tributando il giusto riconoscimento ad un bravissimo regista e sceneggiatore di origini calabresi qual è Massimiliano Bruno.
Caro sindaco, cari presidenti di Provincia e Regione, cara società Crotone calcio, ma non solo, cari imprenditori “illuminati”, cara Camera di Commercio, cari mecenati, insomma chiunque sia credibile ed abbia voglia di condividere.
L’idea è questa.
Per il mese di maggio, o per l’estate, si potrebbe organizzare una visione pubblica del film “Beata ignoranza” all’aperto, invitando il cast del film. Al contempo si potrebbe organizzare una partita di calcio amichevole allo stadio “Ezio Scida” tra il cast del film e varie personalità da una parte e nuove e vecchie glorie del Crotone calcio dall’altra. L’incasso potrebbe essere devoluto ad una o più associazioni no profit del territorio che si occupano degli ultimi, di chi ha bisogno dell’aiuto di tutti noi.
Alessandro Gassmann avrebbe la possibilità di giocare nello stesso stadio dove 53 anni fa giocò suo padre Vittorio insieme a Gian Maria Volontè e a tutto il cast del film “L’Armata Brancaleone”, le cui scene finali furono girate da Mario Monicelli a Le Castella.
E comunque sarebbe una gran bella opera di solidarietà, ma anche di giusto riconoscimento ad attori di primissimo livello, un eccezionale regista e alla sua squadra (nella quale ci sono anche mani e menti crotonesi).
A mio modesto avviso potrebbero diventare due giorni di grande solidarietà, cultura e promozione di Crotone e del suo territorio baciato dagli dei, un po’ meno considerato dagli uomini contemporanei. Pensateci e lavoriamoci sopra.
(Le foto della partita storica dell’Armata Brancaleone allo Scida sono tratte da Calabriaonweb e La ProvinciaKr)