Crotone,
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Canyon sottomarini minacciano le coste crotonesi

“A Cirò Marina, in Calabria, un canyon sta progredendo rapidamente verso il porto. Qui dovremmo compiere misure frequenti per evitare danni importanti alle infrastrutture. Ma se il canyon decide di procedere ci sarà poco da fare: “A un certo punto potremmo dover spostare il porto intero”.
Questo è quanto spiega a Repubblica.it Silvia Ceramicola, geologa marina presso l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (Ogs). Il giornale diretto da Giuseppe Smorto pubblica una ricerca sui canyon sottomarini: “incisioni lungo coste e fondali che mettono a rischio strade, porti, ferrovie e infrastrutture sommerse. Ignorati fino a ora, studi recenti svelano questo mondo sommerso impressionante e pericoloso” – scrive – e che circondano una grande parte dell’Italia.
Il rischio principale è legato al progredire dei canyon verso la linea costiera. “La testata di alcuni canyon, proprio a ridosso delle coste, mette a rischio infrastrutture come porti, strade, ferrovie”, spiega Ceramicola.
“Durante le tempeste – riporta Repubblica.it – si innescano forti correnti sottomarine, una sorta di inondazione sommersa, e i canyon “mangiano” i fondali progredendo con un ritmo anche di un metro al giorno verso la costa, per poi assopirsi anche per un anno intero. “Sono eventi catastrofici”, sottolinea la scienziata. Insomma, simili a terremoti e tsunami, sono difficili se non impossibili da prevedere.
Altri canyon si trovano nei pressi dello Stretto di Messina, nei pressi di Ischia (Canyon di Cuma) e dell’Asinara (Canyon di Castelsardo). Uno noto è quello di Gioa Tauro che nel 1977 diede origine a un’imponente frana sottomarina. Questa generò una corrente che danneggiò il porto e alcuni cavi sottomarini”.