Crotone,
Tempo di lettura: 1m 32s

Un percorso subacqueo alla scoperta dei marmi di Scifo

Un percorso archeologico subacqueo interamente dedicato ai marmi sommersi delle acque di Scifo. Sono due i percorsi che sub e amanti dello snorkeling potranno compiere, guidati dai centri diving autorizzati, nelle acque dell’area marina protetta Capo Rizzuto, alla scoperta del prezioso carico di marmi naufragato nella prima metà del terzo secolo. Una iniziativa realizzata dall’Amp, tesa a valorizzare una delle testimonianze sommerse più interessanti del ricchissimo patrimonio archeologico locale.
“Sui fondali dell’incantevole baia di Scifo – si legge in una nota a firma del dirigente di settore della riserva, Simone Scalise – nella prima metà del III sec. d.C. naufragò un bastimento commerciale che trasportava un pesantissimo, quanto prezioso, carico di marmi provenienti dall’Asia Minore. L’intero carico si trova tuttora adagiato, intatto, sul fondale marino alla profondità di 6 metri e rappresenta una delle attestazioni più significative e meglio note che si conoscano di quell’ampio fenomeno che in età imperiale era legato al trasporto transmarino del marmo”.
“Grazie alla collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria – prosegue la nota – al fine di rendere pienamente fruibile il giacimento archeologico sommerso, la cui scoperta è ascrivibile al noto sub crotonese Luigi Cantafora, sono stati realizzati due distinti percorsi: uno dedicato a chi si immerge con l’autorespiratore e l’altro per chi intende effettuare la visita in apnea o semplicemente dalla superficie con la maschera e le pinne (snorkeling)”.
Il progetto, realizzato grazie ai finanziamenti che l’AMP “Capo Rizzuto” ha acquisito nell’ambito del FEP (Fondo Europeo per la Pesca) – Asse IV – Flag “CostiHera”, sarà presentato giovedì 30 luglio presso i locali della Lega Navale di Crotone.