Buon compleanno Dodò, ovvero la più grande manifestazione contro tutte le mafie che ci sia mai stata nella città di Crotone. Sono arrivati in più di tremila da ogni parte della Calabria e dell’Italia per festeggiare il diciottesimo compleanno di Domenico Dodò Gabriele, il bimbo ferito a morte il 25 giugno del 2009 mentre giocava su un campo di calcetto, deceduto tre mesi dopo senza mai riprendere conoscenza. C’erano soprattutto studenti di tutte le età che hanno cantato e gridato il nome di Dodò per le vie della città di Crotone fino ad arrivare a piazza della Resistenza dove il corteo si è fermato. Qui sul palco i compagni di classe di Dodò, ormai quasi tutti già diciottenne, hanno ricostruito, aiutati dall’attrice Vania Rotondi e dal regista Giovanni Esposito, l’atmosfera della classe e i giorni spensierati della loro infanzia. Sono stati letti 108 nomi di minori uccisi dalle mafie le cui storie sono raccontate nel libro “Al posto sbagliato” del giornalista Bruno Palermo. Poi è toccato a don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera, parlare ai giovani e ai cittadini di Crotone. Ciotti si è rivolto soprattutto a quei cittadini che stanno in silenzio oppure che non fanno niente contro le mafie: “Dobbiamo avere il coraggio di avere coraggio” ha detto il parroco veneto. E poi rivolgendosi ai ragazzi: “Cercate di riempire la vita di vita” ha esclamato dal palco don Ciotti che ha parlato di una “società che deve includere”. Il fondatore di Libera ha ricordato che ogni ora nel mondo muoiono 600 bambini e l’indignazione, se non è seguita dal fare, serve a poco. Ciotti ha ricordato Dodò, il suo sorriso e la forza che dà ai genitori Francesca e Giovani. Erano stati proprio i genitori di Dodò ad aprire dal palco con un dolce ricordo del figlioletto ed una lettera che ha fatto scendere le lacrime sul volto di quasi tutti i partecipanti. È stata una giornata storica per Crotone che ha partecipato solo in parte alla manifestazone. Storica perché per la prima volta oltre tre mila persone hanno sfilato per le vie della città contro ogni tipo di mafia e nel nome di un bambino ucciso mentre rincorreva un pallone. Tante le scuole presenti, tantissimi gli alunni delle elementari e delle medie crotonesi che, grazie all’impegno di alcuni docenti, hanno partecipato attivamente alla manifestazione. Per tutti valga l’esempio dei ragazzi dell’Istituto comprensivo di Isola Capo Rizzuto “Karol Woityla” che per venire a “Buon compleanno Dodò” si sono pagati il pullman da soli.
Crotone,
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