Crotone,
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Pakistano trasferito a Crotone, la Croce Rossa sospende Orlando Amodeo da Direttore Sanitario del Cara: “Divulgazione di notizie”

Orlando Amodeo è un medico capo della Polizia di Stato in quiescenza. È noto come il medico dei migranti, ovvero il medico che ha soccorso e assistito migliaia di migranti prima a Crotone e poi a Reggio Calabria. Sin dalla fine degli anni Novanta, Amodeo è sempre stato in prima linea nel soccorso ai migranti che arrivavano sulle coste calabresi. Spesso catapultato letteralmente sulle navi cariche di disperati in alto mare. E lui non si è mai tirato indietro, uno che ha come filosofia “Io li curo perché sono un medico, dopo che li curo gli posso chiedere i documenti, ma prima li devo curare”.

Amodeo è un personaggio scomodo perché non si è mai piegato, perché ha sempre affrontato in prima persona e a muso duro, quando è stato il caso, anche i vari Ministri dell’Interno che blateravano su sbarchi e migranti.

Scomodo perché le ingiustizie non le tollera, perché per lui un essere umano è un essere umano con gli stessi diritti di tutti gli altri e per questo va curato, aiutato e tutelato.

Da qualche tempo Amodeo è il responsabile sanitario del Cara di isola Capo Rizzuto, adesso gestito dalla Croce Rossa italiana – comitato di Crotone – che ha vinto il bando della Prefettura di Crotone. È lo stesso Cara finito al centro dell’inchiesta “Jonny” della Guardia di Finanza e della DDA di Catanzaro, gestito per anni dalla Confraternita Misericordia di Isola Capo Rizzuto (per conto della ndrangheta crotonese, secondo l’accusa), e per la quale sono arrivate già pesanti condanne nei processi di primo grado. Anni bui per il Cara, dove i giornalisti non potevano entrare, i Parlamentari dovevano essere autorizzati dalla Prefettura e dove succedevano diverse cose brutte.

Orlando Amodeo ha deciso di mettersi ancora al servizio degli ultimi, dei migranti, dei più deboli, ma due gironi fa gli è piovuto un macigno addosso che di certo non lo farà recedere dalla sua missione di essere umano e medico.

La Croce Rossa italiana, con firma di tale Marco Olivari, ha sospeso con effetto immediato, a decorrere dal 20 luglio, Orlando Amodeo dall’incarico di Direttore sanitario del Cara e negandogli anche l’ingresso all’interno delle strutture di accoglienza dello stesso.

La colpa secondo Olivari? L’aver divulgato senza autorizzazione, informazioni riservate. Non ci vuole la zingara per intuire che la vicenda che viene imputata ad Amodeo è quella di Abbas Mian Nadeem, giovane pakistano con regolare permesso di soggiorno e da anni stabilitosi in Calabria, che nei giorni del delirio di Amantea è stato di fatto “deportato” al Cara di Isola Capo Rizzuto con altri migranti presunti positivi al Covid.

Una vicenda che ha dell’assurdo sia quella di Nadeem che quella di Amodeo, considerato che lo stesso ragazzo pakistano aveva girato da solo un video che era stato pubblicato da varie testate nazionali tra cui La Repubblica che scriveva: “Preso, costretto a salire su un pullman e deportato al Cara nonostante un permesso di soggiorno regolare, una vita stabile ricostruita da anni, uno stato di salute precario. Delle giornate di psicosi che hanno travolto Amantea, il paesino calabrese sceso in piazza contro il trasferimento di 26 migranti sbarcati qualche giorno prima a Roccella Jonica, Abbas Mian Nadeem paga un prezzo salato. Che potrebbe essere anche la sua vita. Pakistano, sbarcato anni fa in Italia, ha un regolare permesso di soggiorno e da anni vive ad Amantea dove in tanto lo conoscono. Gli capita spesso di fare lavoretti per mantenersi e si è fatto benvolere dai più. Quando si è diffusa la notizia dell’arrivo di un gruppo di migranti sopravvissuti alla traversata del Mediterraneo, ha sentito il dovere di mettersi a disposizione. Di dare una mano a chi come lui aveva sfidato il mare.  Con un po’ di cibo, qualche vestito asciutto, sapone è andato di fronte alla struttura, presidiata dall’esercito a causa delle proteste che in quei giorni bloccavano il paese. Ma proprio in quel momento, si stava procedendo al trasferimento degli 11 migranti rimasti ad Amantea dopo lo spostamento dei 13 positivi al Covid 19 all’ospedale del Celio. Destinazione: il Cara di Isola Capo Rizzuto”. (Leggi articolo su Repubblica)

Scambiato per uno di loro Abbas Mian, che soffre di gravi patologie di salute, è stato fatto salire sul pullman e mandato a Crotone, nonostante le sue proteste.

Dunque se qualcuno ha divulgato informazioni non è certo stato Orlando Amodeo che pensa a fare il medico, e lo fa anche molto bene. E poi quale divulgazione non autorizzata se le testate giornalistiche avevano in mano già il video che aveva girato e diffuso con il suo telefonino il ragazzo pakistano? Per inciso il tampone di Abbas Mian è negativo ed è stato lasciato andare.

Siamo sicuri, conoscendo l’integrità morale e la forza di Orlando Amodeo che questa vicenda non passerà senza lasciare segni e che il medico capo della Polizia di Stato in quiescenza saprà non solo dimostrare la sua completa estraneità ad accuse che fantasiose, ma che saprà ancora una volta dimostrare che le ingiustizie no, proprio non fanno parte della sua vita.