Crotone,
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Crotone, la Caritas lancia il progetto “Apri”: percorso di inclusione per dieci migranti

Archivio: migranti soccorsi dai bagnanti sulla spiaggia di Capo Piccolo

“La Caritas Diocesana di Crotone interpreta la ripartenza, e la nuova fase che si è aperta in Italia in seguito all’emergenza sanitaria e alla crisi economica e sociale, in termini comunitari e partecipativi. Solo, infatti, se ci si confronta con le nuove sfide come comunità, si può sperare di uscire dalla crisi migliori, arricchiti da un’esperienza che saprà tirar fuori lo spirito di resilienza, la creatività e le enormi potenzialità del popolo italiano” questo è quanto scrive la Caritas di Crotone in una nota stampa con la quale viene lanciato il progetto nazionale “Apri”.

“Apri – scrive la Caritas – è un’iniziativa nazionale di Caritas Italiana finalizzata a creare migliori condizioni di integrazione per i migranti, rafforzando il loro percorso di autonomia e sensibilizzando le comunità all’accoglienza del prossimo. Nel territorio di Crotone dieci migranti e nuclei familiari saranno coinvolti in un processo di inclusione sociale che vedrà al centro la comunità: parrocchie, istituti religiosi, famiglie giovani, etc. I migranti saranno accompagnati nel loro processo di integrazione da tutor che li supporteranno accompagnandoli nel processo di integrazione e inserimento comunitario. Una nuova modalità di accoglienza che permette alle persone di sperimentarsi direttamente nell’incontro confronto con fratelli e sorelle provenienti da contesti e culture differenti. Un modo nuovo di creare “comunità” realmente inclusive, partecipate, solidali perché: l’accoglienza fa bene a chi la fa e a chi la riceve. Per maggiori info sul programma, per forme di sostegno e partecipazione alle attività contattare: caritascrotone@libero.it”.

Poi la Caritas ricorda le parole del Papa: “Ci ricordava Papa Francesco, nei giorni più bui dell’emergenza sanitaria, che nessuno si salva da solo, ci si salva e si va avanti solo tutti insieme L’approccio comunitario e partecipativo si declina anche nella risposta alle sfide dettate dai flussi migratori e nelle azioni volte a favorire un’integrazione che sia opportunità per chi è accolto ma anche per chi accoglie”.