“Non vive ei forse anche sotterra, quando
gli sarà muta l’armonia del giorno,
se può destarla con soavi cure
nella mente de’ suoi? Celeste è questa
corrispondenza d’amorosi sensi,
celeste dote è negli umani; e spesso
per lei si vive con l’amico estinto
e l’estinto con noi, se pia la terra
che lo raccolse infante e lo nutriva,
nel suo grembo materno ultimo asilo
porgendo, sacre le reliquie renda
dall’insultar de’ nembi e dal profano
piede del vulgo, e serbi un sasso il nome,
e di fiori odorata arbore amica
le ceneri di molli ombre consoli”. (I sepolcri – Ugo Foscolo)
Questa mattina, sfruttando il nuovo provvedimento del Commissario del Comune di Crotone, Tiziana Costantino, mi sono recato al cimitero.
Sono uscito di casa in auto, mi sono fermato dal fioraio e ho comprato garofani rossi e gerbere bianche. Fiori da mettere sulle tombe di mio padre e mia madre di altre persone a me care.
Unico ingresso aperto, quello centrale, quello che affaccia sul mare. Un panorama bellissimo. Quello di Crotone è uno dei pochi cimiteri con un panorama così.
Varcato il cancello dell’ingresso centrale ho cominciato a camminare per arrivare alla parte superiore del cimitero.
Lo “spettacolo” che mi si è presentato davanti agli occhi, al contrario del panorama straordinario del mare, è stato devastante.
In alcune zone, dove i defunti sono seppelliti nella terra, l’erba era talmente alta da coprire quasi le tombe.
Dappertutto erbacce, carte, vasi per terra, contenitori della spazzatura pieni fino all’orlo.
Uno spettacolo indecente e indecoroso per una città che dovrebbe definirsi civile. Il rispetto, prima di tutto il rispetto, per i vivi e per i defunti. Cosa che nel cimitero di Crotone sembra davvero lontana dal ritrovare.
Sembra davvero incredibile trovare il cimitero in queste condizioni dopo tanti giorni di chiusura in cui potevano essere effettuati lavori di pulizia e ripristino. Davvero difficile da capire e comprendere perché un luogo che dovrebbe essere sacro viene trascurato così.
Per questo, da cittadino prima e da giornalista dopo, concordo con la richiesta dell’associazione “ConSenso” al commissario prefettizio Tiziana Costantino, di “un immediato atto di indirizzo affinché il dirigente di settore possa intervenire e dare il giusto decoro ad un luogo che, di per sé, merita rispetto per i nostri defunti e per i tanti cittadini che rendono visita ai propri cari”.