Crotone,
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Fondo di solidarietà comunale, il Comune di Cotronei vince il ricorso contro il presidente del Consiglio dei Ministri

Il Tar del Lazio (Tribunale amministrativo regionale) – prima sezione – con sentenza numero 25553/2017, pubblicata il 17 febbraio 2017, ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Cotronei finalizzato all’annullamento del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ripartisce le risorse statali dell’anno 2015, a favore di tutti gli ottomila comuni italiani del Fondo di Solidarietà Comunale, dichiarando lo stesso illegittimo ed annullandolo. A darne notizia è il sindaco di Cotronei, Nicola Belcastro che scrive: “Le ragioni proposte dal Comune di Cotronei con competenza, passione e caparbietà, dal professore, avvocato Ettore Jorio, del Foro di Cosenza, hanno trovat legittimazione nella circostanza di aver subito una drastica riduzione dei trasferimenti, illegittimamente motivata dal fatto che l’Ente beneficia di corrispettivi di natura privatistica, senza considerare che lo stesso ente concorre all’alimentazione del fondo di solidarietà comunale, in modo significativo. Tale assurdo principio di ripartizione delle risorse – continua Belcastro – ha il solo effetto di penalizzare gli enti virtuosi (come il Comune di Cotronei) che hanno entrate proprie, frutto di scelte consapevoli e positive, non valorizzando le gestioni efficaci ed efficienti, con apparati amministrativi adeguati e motivati che attuano scelte politiche finalizzate a tenere in conto le esigenze dei cittadini e tendenti alla riduzione delle imposte locali”.
Il Tar del Lazio ha accolto anche l’altro motivo del ricorso volto a valorizzare l’autonomia degli enti locali; pertanto non si può adottare un provvedimento di ripartizione delle risorse dopo che sia trascorso oltre il 70% dell’anno. “Il motivo di maggiore soddisfazione comunque – conclude il sindaco di Cotronei – risiede nel passaggio della sentenza nel quale si evidenzia: “il ricorso va pertanto accolto, con assorbimento delle altre censure proposte, e di conseguenza deve essere disposto l’annullamento dell’atto impugnato”. I principi di legalità e di certezza amministrativa, in uno Stato di diritto, possono essere promossi e sostenuti con lungimiranza anche dai piccoli Comuni che rappresentano l’anima, la storia ed il tessuto positivo della nazione”.