Tra i beni sequestrati nel corso dell’Operazione “Jonny”, che ha portato al fermo di 68 presunti affiliati al clan Arena di Isola Capo Rizzuto, ci sono anche le quote societarie e l’intero patrimonio aziendale del Bar Giordano F s.r.l., con sede a Crotone via Primo Maggio, largo Ospedale, ovvero il bar all’interno dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. Secondo gli investigatori, infatti, le quote societarie del Bar Giordano sarebbero riconducibili alla cosca. Questa la ricostruzione degli inquirenti: “La società denominata Bar Giordano F s.r.l. è stata costituita il 18.07.2012 e gestisce il bar ubicato all’interno dell’Ospedale Civico di Crotone. Dopo appena 10 giorni dalla sua costituzione, il Bar Giordano ha preso in locazione il bar ubicato presso l’Ospedale civile di Crotone di una società cooperativa, il cui presidente del CdA si identifica in g.f. cl. ’40, (indagato) anticipando il canone di locazione nella misura di “€ 45.023,00, onde consentire a quest’ultima di saldare i propri debiti. Ne consegue necessariamente che i soci fondatori, in fase di start-up, hanno investito oltre 50.000 euro per l’avviamento della società. Atteso che entrambi i soci non disponevano di sufficienti capitali di origine lecita per costituire ed avviare l’azienda, di tale società si dispone il sequestro ai sensi dell’art. 321 c.p.p. finalizzato alla confisca ex art. 12-sexies D.L. 8 giugno 1992 n. 306, convertito con modif. nella L. 7 agosto 1992 n. 356. Per il precedente anno d’imposta, infatti, g.f. aveva dichiarato un reddito esiguo, mentre g.l (indagato) un reddito pari ad appena € 6.890,00. Entrambi i soci, dunque, hanno dichiarato redditi esigui, nemmeno sufficienti a condurre un tenore di vita adeguato. Appare dubbia, pertanto, l’origine dei capitali da essi investiti”.
Crotone,
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