Sono le 22:00 di ieri sera, in un appartamento del rione popolare di Lampanaro, alla periferia Sud di Crotone ci sono sette persone. C’è Rina Murgieri, 54 anni di Crotone, con il compagno Saverio Romano, 43 anni di Le Castella. Poi c’è il figlio di Rina con la compagna e le loro tre bambine di 10, 7 e 4 anni. Lampanaro è una sorta di fortino con i palazzi costruiti a quadrato e un campetto di calcetto al centro. Si conoscono tutti e fino a poco prima delle 22:00 c’erano anche tanti giovani e bambini che giocavano per strada. All’improvviso un botto secco, ma potentissimo sentito in tutta la vasta zona tra Tufolo e Farina. La gente si rende subito conto della gravità del fatto. Da quarto piano volano mattoni, calcinacci e altro materiale. L’appartamento è sfondato da parte a parte. Le pareti interne sono tutte crollate. Alcuni coraggiosi cittadini si tuffano nella casa per portare aiuto. Arrivano carabinieri, polizia, ambulanze, vigili del fuoco. La scena è terribile. Vengono portate via subito le tre bambine, per la più piccola e per la sua giovane mamma sarà necessario in nottata il trasferimento nei reparti grandi ustionati di Bari e Brindisi. Le altre due bambine e il loro papà non sembrano gravi. Nell’appartamento restano Saverio Romano e Rina Murgieri. Per la donna non c’è nulla da fare, il suo corpo senza vita giace sotto le macerie. L’uomo viene estratto dai vigili del fuoco in gravissime condizioni e portato via dal 118, ma poco dopo spirerà nell’ospedale di Crotone. Intanto sul posto arriva il Questore, Claudio Sanfilippo, e poco dopo il pm Alessandro Riello con il medico legale. È quasi l’una di notte quando il corpo di Rita viene rimosso dall’appartamento. I vigili del fuoco hanno lavorato fino all’alba, mentre gli uomini della Polizia Scientifica hanno eseguito i primi accertamenti e i rilievi.
Per strada c’è tanta gente scappata con la prima cosa che aveva addosso e la serata non è calda. Sgomento e incredulità tra gli abitanti di Lampanaro. Una donna piange e non vuole allontanarsi dal luogo del disastro. Il bilancio è pesantissimo: due morti e cinque feriti di cui due gravi e uno di questi è una bambina di soli 4 anni. Ma cosa ha provocato una esplosione così forte che a tutti è sembrata come una bomba?
Lo dovranno stabilire le indagini del pm e della Squadra Mobile, ma la Polizia Scientifica avrebbe già escluso la caldaia che è rimasta al suo posto quasi integra. Si lavora a tante ipotesi, ma anche la fuga di gas sembra non trovate riscontri e appare improbabile che a scatenare quell’inferno possa essere stata una bombola di gas. E allora cosa ha provocato l’esplosione? C’è una pista che gli investigatori starebbero seguendo. L’uomo deceduto era appassionato di pesca e si sta cercando di capire se in casa ci fosse materiale pericoloso in riferimento a questa attività, ma come detto al momento è solo una ipotesi investigativa seguita come altre piste.