Crotone,
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Caso De Tursi, dal Liceo Galilei di Ancona 300 cartoline a Strongoli: “Aiutiamo mamma Anna a ritrovare Gabriele”

Stanno arrivando in queste ore le oltre trecento cartoline spedite dagli studenti del Liceo Galilei di Ancona ad altrettanti indirizzi di Strongoli: “Aiutiamo mamma Anna ad avere notizie di suo figlio Gabriele – gli studenti del Liceo Galilei di Ancona”.

Una lodevole iniziativa delle studentesse e degli studenti del Galilei di Ancona, coordinati dai docenti Livio Martinangeli e Roberta Gambella, dopo l’incontro avuto nelle scorse settimane con Anna, la mamma di Gabriele De Tursi, il giovane scomparso nel nulla la sera del 5 giungo 2013 a Strongoli.

Le studentesse e gli studenti del Liceo Galilei di Ancona hanno partecipato ad un campo di Libera Crotone presso la cooperativa Terre joniche-Libera Terra e in uno degli incontri programmati hanno avuto modo di conoscere la storia di Gabriele raccontata dalla voce della mamma Anna.

 

L’incontro degli studenti del “Galilei” di Ancona con Anna Dattilo

 

Colpiti ed emozionati da quanto avevano ascoltato, una volta tornati nella loro scuola hanno ragionato insieme ai loro due docenti su cosa avessero potuto fare per aiutare Anna a ritrovare il figlio. Così è nata l’iniziativa di inviare oltre trecento cartoline ad altrettanti indirizzi di Strongoli trovati sui vari elenchi.

Cartoline tutte scritte a mano e, inoltre, studenti e docenti hanno avviato una colletta per coprire le spese di affrancatura.

In queste ore oltre 300 famiglie di Strongoli si stanno vedendo recapitare queste cartoline, con la speranza che qualche coscienza possa essere toccata da questo gesto genuino ed emozionante, e possa fornire informazioni utili, anche in forma anonima, per il ritrovamento di Gabriele.

Gabriele De Tursi, 19 anni, è scomparso da Strongoli il pomeriggio del 5 giugno 2013 mentre in sella alla sua moto, una Honda Hornet 600 di colore blu, probabilmente dopo aver incontro alcune persone. Da quel giorno di lui più nessuna notizia, fino al 26 aprile del 2014 quando, in una zona impervia poco fuori dal centro abitato di Strongoli, fu fatta ritrovare la sua moto perfettamente pulita e linda. Quel tratto di strada all’epoca era interdetto al traffico.

Anna è ormai convinta da tempo che non potrà più riabbracciare suo figlio, per questo nei suoi appelli chiede di fargli ritrovare almeno i resti di Gabriele, per dargli una degna sepoltura e poter portare un fiore sulla sua tomba.

“Chi sa parli, anche in forma anonima” è stato ripetuto anche il 5 giugno scorso nel Duomo di Strongoli dal parroco, dal sindaco Sergio Bruno e dal coordinatore di Libera Crotone Antonio Tata,

“Chi sa parli” è anche il monito delle studentesse e degli studenti (oltre che dei docenti) del Liceo Scientifico Galileo Galiei di Ancona che con questo gesto molto significativo, intendo aiutare mamma Anna a ritrovare Gabriele.