Qualcuno giura di averlo visto inseguire un pallone anche nel centro sportivo di Ceramidà si Isola Capo Rizzuto, intitolato a lui, il piccolo Domenico “Dodò” Gabriele. Un centro polivalente finanziato con i fondi del “Pon-Sicurezza Obiettivo Convergenza 2007-2013”, nell’ambito del progetto “Io Gioco Legale”, voluto dall’allora sindaco Carolina Girasole. Il centro “è stato inaugurato, questa mattina, – come informa una nota della Prefettura – alla presenza del Prefetto di Crotone, Vincenzo De Vivo” nel corso di una manifestazione alla quale hanno partecipato anche Giovanni Gabriele e Francesca Anastasio, genitori di Dodò. Piccolo, ma importantissimo particolare. Sulla e nella struttura non esiste una targa che dica che quel centro sportivo è dedicato a Dodò Gabriele. Magari sarebbe il caso di provvedere immediatamente e magari suggeriamo di scrivere “Centro sportivo polivalente Domenico Dodò Gabriele, ucciso a 11 anni dalla barbarie della ‘ndrangheta”.
Domenico è stato colpito a morte il 25 giugno 2009, proprio mentre inseguiva un pallone su un campo di calcetto, in contrada Margherita, a Crotone. Dodò muore tre mesi dopo, il 20 settembre, nell’ospedale di Catanzaro, dove il piccolo è spirato senza mai aver ripreso conoscenza. È una ferita ancora tutta aperta quella della morte di Dosò Gabriele, una ferita che sanguina, nonostante le condanne all’ergastolo di due giovani accusati di essere gli esecutori materiali di un attentato contro Gabriele Marrazzo, obiettivo del commando, morto la sera stessa dell’agguato in cui restarono ferite altre otto persone.
Su quel campo polivalente ora correranno i ragazzini di Isola Capo Rizzuto per volere dell’ex Giunta comunale che partecipò al bando “Io gioco Legale”. Alla manifestazione c’erano i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e l’attuale sindaco di Isola, ma c’erano soprattutto i bambini e i ragazzi, quelli ai quali i genitori di Dodò hanno dedicato la maggiore attenzione, perché in quegli occhi, nella corsa dei piccoli, nel calcio al pallone rivedono il loro Dodò. Che insegue un pallone.
Ora si aspetta che sia il Comune di Crotone a completare l’iter per la realizzazione del campo di calcetto da dedicare a Dodò nell’ambito dello stesso progetto Pon-Sicurezza. In questo caso, però, i ritardi potrebbero invalidare tutto il lavoro fin qui fatto e sarebbe davvero una brutta notizia. Soprattutto in considerazione del fatto che il campo del Comune di Crotone dovrebbe sorgere in contrada Iannello, proprio dove viveva Dodò e dove ancora oggi abitano i sui genitori. L’augurio, ovviamente, è che invece il campetto possa essere realizzato nei tempi previsti senza perdere il finanziamento.