Crotone,
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Crotone 1987: Angela, Iolanda, Dionigi e Paolo: quel giorno smettemmo di essere ragazzi

“Trent’anni fa, la notte tra l’1 e il 2 agosto 1987, di ritorno da una serata trascorsa in discoteca, in un incidente automobilistico perdevano la vita quattro giovanissimi ragazzi di Crotone, due uomini e due donne. I ragazzi, Dionigi Regalino e Paolo Manfredi, abitavano nel mio palazzo e, pur essendo di poco più grandi di me, erano miei amici. All’epoca, ero militare a Taranto, i miei da casa non mi fecero sapere nulla di quanto era successo. Quando, dopo pochi giorni, tornai a casa in licenza, arrivato mi si paro’ davanti una scena che non avrei mai più dimenticato: i muri dello stabile interamente tappezzati di manifesti funebri. In un certo senso credo che la mia giovinezza finì proprio quel giorno”. Questo post, pubblicato da Giovanni Cizza sulla sua bacheca Facebook questa mattina, ci richiama alla mente una tragedia enorme che sconvolse la città di Crotone e che segnò il “nostro essere giovani” di quel periodo.

Fu un alba tristissima quella del 2 agosto 1987 a Crotone. La notizia fece il giro della città in pochissimi minuti. C’erano quattro ragazzi che sembravano scomparsi nel nulla. Tornavano da una discoteca di Praialonga, un luogo che tutti quelli della mia generazione avranno frequentato almeno una volta. Un luogo di divertimento pieno di giovani che avevano solo voglia di divertirsi, tutti insieme. L’impatto con la realtà fu devastante: Angela Borrelli, Iolanda Pettinato 17 anni entrambe, Paolo Manfredi 24 e Dionigi Regalino 23 anni, erano deceduti nell’auto che li stava riportando verso casa. L’auto sulla quale viaggiavano, una Fiat Ritmo, era uscita di strada alla discesa di Sant’Anna. La ricerca spasmodica di amici e famigliari, per quei giovani che sembravano svaniti. Poi la terribile scoperta, lungo una scarpata, nei pressi di una palazzina, lungo la strada che da Sant’Anna scende verso Crotone. Quel giorno molti della mia generazione smisero di essere ragazzi e di colpo diventammo adulti. Ci sentimmo tutti colpiti come per un familiare, per una persona cara, molto cara. Il ricordo di Angela, Iolanda, Paolo e Dionigi è ancora doloroso, nonostante le tre decadi trascorse. Il lutto fu collettivo, perché una intera comunità capì di aver perso non solo quattro giovani, ma soprattutto la bellezza di quattro vite che sorridevano alla vita stessa.

Io avevo 18 anni, e in quella discoteca ci ero stato diverse volte. Avevo perso mio padre da meno di due mesi e forse questo contribuì al dolore provato per quei ragazzi della mia generazione. Andando al cimitero ancora oggi passo davanti alle loro lapidi, a pochi metri da quelle di mio padre. Ognuno di noi quel giorno perse un pizzico di frivolezza giovanile.

Una città letteralmente sconvolta per quei quattro giovani allegri e con tanta voglia di vivere. Un dolore immenso che colpì tutta la comunità crotonese.

Ancora oggi, per chi ha vissuto quella immane tragedia, passare da quel tratto di strada statale 106 significa volgere lo sguardo verso quel punto, quel luogo in cui i ragazzi abbandonarono la vita terrena quella notte di agosto del 1987.

Nella foto la pagina dell’epoca de’ Il Crotonese