“Io sto con i lavoratori Abramo”. E’ questo il frame con cui molti cittadini della città di Crotone, gente che non ha mai lavorato in azienda, attività commerciali, qualcuno che magari quella realtà l’ha vissuta per pochi mesi, sta caratterizzando il proprio profilo facebook. Una iniziativa spontanea, per mostrare solidarietà ai lavoratori che stanno attraversando il periodo più difficile da quando, all’indomani dell’alluvione, il call center nasce con circa 200 operatori per poi arrivare a ingrandirsi in maniera esponenziale. Abbiamo riferito nei giorni scorsi del concordato presentato al Tribunale di Roma, ma allo stesso tempo è chiaro che ci sono tutti i margini per uscire dalla crisi. “Abramo – ha detto a Crotonenews Fabio Tomaino, segretario provinciale della Uil – deve farci capire cosa vuole fare: rimanere e investire oppure vendere, visto che gli acquirenti ci sono”. E vorrebbero capirlo ovviamente anche i lavoratori, che si sono visti congelare il 30 percento della mensilità di settembre senza preavviso, quella di ottobre, i permessi e dieci dodicesimi della tredicesima. Chiarezza che manca anche sulle prossime erogazioni, visto che anche in questo caso l’azienda non si è ancora espressa in maniera chiara. Le scadenze, però, non aspettano e questo è un aspetto che i lavoratori, dopo tutti questi anni di servizio e che ancora oggi continuano a lavorare senza risparmiarsi, devono necessariamente aver chiaro per pianificare la propria vita e proprie spese.
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