
Riceviamo e pubblichiamo
“Con il protocollo d’intesa, siglato al termine di una riunione tecnica svoltasi presso i locali della sezione Aia (associazione italiana arbitri) “G. Cosentino”, si concretizza l’impegno assunto dal presidente della Sezione pitagorica, Natale Pino Colella ed il presidente Admo (assoziaione donatori midollo osseo) regionale Vito Nosdeo.
La riunione tecnica di aggiornamento dedicata al futsal è stata tenuto magistralmente da Pino Elia e Pietro Vallone e hanno preso parte anche Francesca e Pietro, genitori del piccolo Samuele, costretti (come tante altre famiglie) a trasferirsi per più di un anno a Roma nella speranza di salvare la vita al piccolo, oggi vivo grazie alla donazione del midollo osseo da parte di una ragazza argentina.
La seconda parte della riunione è stata indirizzata alla presentazione dell’iniziativa, che ha portato poi alla sottoscrizione del protocollo d’intesa.
Dopo il saluto del presidente Colella, la parola è andata prima a Francesca, la quale, ha illustrato con estrema semplicità ai tanti ragazzi presenti in sala, la prassi di come si può diventare donatori di midollo osseo, specificando la differenza che passa tra le tecniche impiegate, ma ci ha tenuto a raccontare di come la sua vita è cambiata, da quando ha saputo che il proprio figlio rischiava di perdere la vita qualora qualcuno non avesse deciso di donare il midollo osseo, e di quale sia adesso, il suo approccio verso la vita stessa: “solo il desiderio di donarsi ad un altro, offrendo la propria storia (il proprio sangue), potrà salvare e far rivivere un’altra vita”. Successivamente, anche Pietro, papà di Samuele, ha preso la parola, concentrando l’attenzione su quanto sia importante poter “dare e donare la vita”, nel primo caso è solo la donna che può farlo, mettendo alla luce un figlio, nel secondo caso, invece, può essere anche un uomo a donare un’altra possibilità di vivere ad un’altra persona.
Dopo la visione di un video, molte sono state le domande rivolte a Francesca sull’argomento, come ad esempio la possibilità di conoscere il proprio donatore, la percentuale di compatibilità tra familiari, oppure quanto tempo occorre prima che le cellule staminali possano rigenerarsi dopo il prelievo del sangue, e la stessa non si è sottratta affatto, anzi ha raccontato entrando nel dettaglio di tutto, ed ha ribadito più volte di come l’arbitro è il “tipo” giusto per donare.
Un’idea, quella del protocollo d’intesa, nata proprio durante il convegno tenutosi in data 25 Gennaio 2020, organizzato dall’Admo regionale per la creazione di un centro di “Tipizzazione” a Crotone, in sinergia con la sezione AIA crotonese, ed il Club Lions “Hera Lacinia” di Crotone.
L’iniziativa del protocollo d’intesa, messa in campo dal presidente Natala Pino Colella, e dal vice presidente Francesco Livadoti, è solo l’ultima delle iniziative di solidarietà organizzate dall’inizio dell’anno, infatti oltre al convegno ed alla cena solidale, il 2 gennaio si è svolto un evento coordinato dal responsabile delle attività esterne per la sezione, Albino Lumare.
In conclusione, enorme è la soddisfazione del presidente di Sezione Natale Pino Colella, dal vice Francesco Livadoti e dal Consiglio direttivo, per il risultato di tutte le iniziative di solidarietà realizzate, anche perché sono state svolte in un periodo di grande impegno dal punto di vista tecnico per gli associati, ma per il protocollo d’intesa con l’Admo la soddisfazione è doppia, proprio per l’importanza che può assumere la ripetizione del protocollo a scala regionale, proponendo al presidente Nicchi di estenderlo a livello nazionale.
Intanto, sono già ben sette, gli arbitri crotonesi, che hanno dato la propria disponibilità a procedere con il prelievo ed essere inseriti nel registro dei donatori, ovvero: Marco Vona, Giuseppe Spinosa, Eugenio Isaia Russo, Alessandro Bottura, Roberto Basile e Mattia Venturino“.