Sa di amaro il primo, storico punto del Crotone in Serie A. La squadra di Nicola ha giocato una buona gara, senza tuttavia chiuderla quando si sono presentate le occasioni e rimettere la freccia quando poteva. È stata una buona partita, ma che il Crotone – lo diciamo senza tema di smentita – allo Scida avrebbe vinto. L’impressione è stata proprio quella di una squadra che se incitata dal suo pubblico, e che pubblico quello dello Scida, questa partita non @’avrebbe mai pareggiata. Semplicemente perché la spinta dei dieci mila cuori rossoblu avrebbe galvanizzato l’ambiente, “costringendo” tutti ad una maggiore concentrazione e ad un sacrifico ulteriore. Al di là di questo il Crotone ha giocato un ottimo primo tempo nel quale il vantaggio poteva essere superiore. Il primo gol in rossoblu di Trotta è servito a dare linfa nuova ad una squadra che ha bisogno del suo pubblico come l’ossigeno. Il gol del Palermo ha un po’ piegato le gambe a Claiton e compagni che, però, sono riusciti a ricucire i reparti e ripartire a testa bassa. Clamorosi la palla gol sciupata da Falcinelli nel finale e il tiro di Stoian sull’esterno della rete. Peccato non aver avuto un Tonev che in quanto a corsa e tecnica avrebbe messo in difficoltà enormi la difesa siciliana. Nicola, però, può sorridere perché ha in squadra un Super Palladino, uno al quale otto mesi fa avevano detto che non poteva più giocare in Serie A. E in otto mesi ha stravinto un campionato di Serie B ed è il vero trascinatore di questo Crotone da Serie A. Categoria che società tifosi e squadra devono tenere a tutti i costi, e per fare ciò serve grinta, determinazione ed entusiasmo, tutte qualità che da solo può offrire uno stadio Ezio Scida pieno e straripante di forza.
Crotone,
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