Crotone,
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Lazio-Crotone 1-0, non basta super Festa e l’assistente Zappatore affossa i rossoblu

Lazio-Crotone ha mille chiavi di lettura, proviamo ad analizzarne e proporne qualcuna. Cominciamo dai difetti della squadra di Nicola. Ormai è chiaro che il livello tecnico di questa squadra va urgentemente adeguato alla categoria. È vero, il Crotone dà l’anima in campo, ma proprio questo determina la precedente affermazione, evidentemente non basta, serve altro. Prendiamo ad esempio la gara di oggi: se resti sempre dietro e lasci il pallino del gioco in mano agli avversari prima o poi qualcosa di brutto nella tua area accade. Ed è accaduto, con un brutto, bruttissimo retropassaggio di Martella verso il centro dell’area piuttosto che lateralmente, oppure facendo scorrere la palla e proteggendola, come insegnano in tutte le scuole calcio e nelle partite a figurine per strada. Tanti, troppi gol subiti negli ultimi minuti può significare mancanza di esperienza, ma anche di personalità e paura di sbagliare. In fondo la Serie A è nuova per tutti, certi errori, però, sono imperdonabili, come ad esempio “l’assist” di Trotta a Lapadula in Milan-Crotone. La gara dell’Olimpico ha detto che il Crotone ha due grandi portieri (Cordaz e Festa), che ha ancora tempo per poter rimediare, ma che serve urgentemente un corposo mercato di gente di categoria.

Lazio-Crotone, però, ha detto anche altro. Per esempio quella famosa sudditanza psicologica, tutta italiana per dire il vero, di garantire il più forte a discapito del più debole. Se ci pensate è la storia di questo Paese: due guerre mondiali (purtroppo) iniziate al fianco di quelli che erano i più forti e poi passati con chi era diventato più forte del tuo alleato.

Così capita che ad Empoli va fuori Dussenne per doppia, molto, molto, molto discutibile ammonizione; che i toscani segnano il 2-1 in evidente fuorigioco. Come era fuorigioco il gol di Belotti che sblocca Crotone-Torino e sull’azione successiva nessuno dei sei arbitri vede una trattenuta clamorosa ai danni di Falcinelli. E ancora il cambio prima non concesso dal quarto ufficiale (Carbone di Napoli, quello di Crotone-Cittadella 2-2, ricordate gente, ricordate) al Crotone contro la Sampdoria con i blucerchiati che non restituiscono palla e segnano (ancora errore di Martella in chiusura). E arriviamo al capolavoro di oggi: Marco Zappatore da Taranto è il secondo assistente del mediocre Maresca che all’Olimpico ha vissuto un pomeriggio di assoluto protagonismo, in negativo ovviamente. È lui che segnala il calcio di rigore per la Lazio con il tocco di Stoian su Lombardi chiaramente fuori area. È sempre lui che segnala il fuorigioco inesistente di Rohden che infila il gol del possibile vantaggio al 24’ del secondo tempo. E se proprio vogliamo essere pignoli, anche nel gol annullato alla Lazio non è così evidente il fuorigioco. Chi è l’assistente? Lui, sempre lui, Zappatore da Taranto, nome omen.

foto www.fccrotone.it