30 ottobre 2016. Il Crotone scrive un’altra pagina della sua bellissima storia. È arrivata oggi, infatti, la prima storica vittoria della squadra in serie A (2-0), una vittoria netta, bella quanto meritata, contro un Chievo che aveva dimostrato nelle scorse settimane di essere un’ottima compagine. Una vittoria che permette alla squadra di Davide Nicola di respirare, di incamerare ossigeno e, soprattutto, di rimanere attaccata al treno salvezza. Il Crotone c’è, ci crede ed è vivo più che mai.
Contro il Chievo di mister Maran il Crotone sfodera una prestazione degna della categoria, non solo da un punto di vista del gioco ma soprattutto del carattere.
Cosa che Davide Nicola ha ripetuto anche a fine partita: «Ci trovavamo di fronte una squadra forte e ben organizzata – ha detto – e siamo riusciti a rimanere concentrati e portare a casa una vittoria importantissima e che abbiamo cercato».
Il tecnico dei pitagorici dopo la rivoluzione di Firenze, sia in termini di uomini che di modulo, aveva riconfermato tutto il gruppo anche oggi pomeriggio, lasciando fuori Palladino e dando nuovamente fiducia, in avanti, a Falcinelli e Trotta, entrambi marcatori del giorno. Ma a fine partita aveva anche motivato la sua scelta: «Palladino ha giocato molto in questo inizio di stagione e stava accusando degli affaticamenti muscolari, ecco perché abbiamo ritenuto opportuno farlo riposare, sebbene sia un calciatore importante per noi».
Partita importante anche per Nalini che ha preso il posto di Stoian il quale a seguito di uno scontro di gioco ha accusato un problema all’adduttore. «Se avessi fatto giocare Palladino avrei rischiato di compromettere il suo recupero fisico, era già in conto che se fosse uscito Stoian sarebbe entrato Nalini al posto suo. Sono contento della prestazione di tutti e a fine gara ho detto ai ragazzi che possono farcela e che sono degni della categoria».
Il primo gol il Crotone lo ha segnato su calcio di rigore messo a rete da Trotta, ma prima di tirare dagli undici metri tra lui e Falcinelli c’era stato un piccolo battibecco su chi dovesse calciare, il mister ha spiegato cosa è successo: «Io preferisco non dare una gerarchia tra i rigoristi. In squadra abbiamo diversi calciatori in grado di tirare un rigore, si deveno tenere in considerazione diversi fattori per cui gli lascio la libertà. È chiaro che quando ho visto che la discussione durava più del dovuto sono intervenuto, ma personalmente la scena mi ha divertito».