Il Commissario straordinario della Figc (Federazione italiana giuoco calcio), Roberto Fabbricini, ha negato al Crotone calcio le istanze presentate lo scorso 27 luglio nelle quali la società del presidente, Gianni Vrenna, a proposito del procedimento di giustizia sportiva a carico del Chievo Verona e dei vertici societari, aveva chiesto la sospensione dei campionati di Serie A e B e l’autorizzazione ad attivare il giudice amministrativo (Tar Lazio) e ad informare la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona.
Nella missiva inviata a F.C. Crotone, Coni, Prcura Federale Lega Serie A e Lega Serie B, Fabbricini scrive: “Si fo riferimento alla Vostra istanza del 27 luglio 2018 con la quale avete chiesto:
- A) la sospensione dei Campionati di Serie A e B, nelle more della definizione del procedimento disciplinare avviato nei confronti della società Chievo Verano;
- b) l’autorizzazione ad attivare il giudice amministrativo e ad informare lo Procuro della Repubblica presso il Tribunale di Verona.
A tal proposito ricordiamo che tutta la materia disciplinare è di competenza esclusiva degli orgoni di giustizia sportiva, i quali operano in assoluta indipendenza, autonomi e terzietà, così come sancito dall’art. 33, commo l, dello Statuto Federale. l fatti denunciati, come noto e come da Voi riconosciuto, sono appunto all’attenzione degli organi di giustizio sportivo e, pendenti i relativi procedimenti, nessun provvedimento può essere adottato da questo Federazione. Altrettanto dicasi per l’autorizzazione ad adire le vie legali che riteniamo non concedibile, sia alla luce delle ragioni sopra esposte, sia perché non si rinvengono i gravi motivi di opportunità previsti dall’art. 30 dello Statuto Federale”.
Insomma la Figc se ne infischia e va avanti per la sua strada, come se il problema non esistesse, come se potesse agire ed operare anche in deroga alle norme della giustizia italiana. Intanto il presidente del Chievo prende tempo e manda certificati medici per allungare quanto più possibile i tempi del processo, forse perché molto preoccupati di una condanna. Qualcuno cerca di non far inceppare l’ingranaggio magico perché anche un solo sassolino potrebbe portare alla rottura del motore e, dunque, alla perdita di privilegi da parte di molti presidenti.
E se il Crotone calcolasse il danno economico subito e chiedesse i danni a Procura Federale, Figc e Coni? E se chiedesse un risarcimento danni di almeno 50 milioni di euro? E al Chievo di Campedelli andranno comunque i soldi dei diritti televisivi che sarebbero dovuti andare al Crotone in caso di condanna prima dell’inizio dei campionati?
Benvenuti in Italia, dove “la disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile” (Corrado Alvaro, Ultimo diario, 1961).