Un nuovo e rivoluzionario lavoro per uno dei più affermati pianisti a livello mondiale
Terzo disco da solista per il compositore, pianista e cantante jazz Stefano Bollani, dopo Smat Smat (2003) e Piano solo (2007). Il nuovo lavoro, composto da quindici tracce, si presenta come un album totalmente attuale e ribelle rispetto al consueto stile di Bollani: per la prima volta, infatti, lo stesso si cimenta come autore di testi e musiche oltre, appunto, a prestare la sua voce alle opere nate al pianoforte.
Oltre alle reinterpretazioni di celebri brani come Aquarela do Brasil, Quando, quando, quando, Jurame, firma sei nuovi brani, tre dei quali lo vedono protagonista per la prima volta anche come cantante e autore dei testi.
È in Microchip, Un viaggio e la title track Arrivano gli alieni (quest’ultimo è anche il nuovo singolo per il mercato radiofonico) che Bollani canta sfoderando tutta la sua genialità tra testi irriverenti ed evoluzioni virtuosistiche che rappresentano l’assoluta novità di questo CD.
Non stupisce che l’ispirazione, per questi brani, venga da Renato Carosone, guida spirituale del pianista italiano, che lo venera da quando era bambino: “Non per la musica” precisa “ma per il modo ironico di raccontare le storie”.
Stefano Bollani – Arrivano gli alieni (Decca/Universal) 2015
Tracklist:
Alleanza (Stefano Bollani)
Quando quando quando (Renis – Testa)
Sei là (Toquinho – V. De Moraes)
Aquarela do brasil (Ary Barroso)
The preacher (Horace Silver)
Matilda (Harry Belafonte)
Gato (Julian Aguirre)
Microchip (Stefano Bollani) piano e voce
Mount harissa (Duke Ellington)
Aural (Stefano Bollani)
Vino vino (Stefano Bollani)
Un viaggio (Stefano Bollani) piano e voce
Jurame (Maria Grever)
Arrivano gli Alieni (Stefano Bollani) piano e voce
You don’ t know what love is (Raye – De Paul)