Crotone,
Tempo di lettura: 5m 46s

Musica: festival “Suoni di strada” a Strongoli, Salvatore De Siena svela il programma

Cresce l’attesa per la seconda edizione del Suoni di Strada Strongoli Festival, che si svolgerà a Strongoli Marina domenica prossima 6 agosto. Organizzato dall’associazione Strongoli ControVento in collaborazione con GirodiValzer, con il patrocinio del Comune di Strongoli e della Regione Calabria, il sostegno degli esercenti e dei professionisti del territorio, il Festival coinvolgerà tutto il lungomare di Strongoli dalla mattina del 6 agosto all’alba del giorno dopo, con eventi musicali e non solo.

Mente e braccio di questa iniziativa il leader del Parto delle Nuvole Pesanti, Salvatore De Siena che è il direttore artistico della manifestazione.

Qual è l’idea artistica del “Suoni di Strada Strongoli Festival”?

“Sin dalla prima edizione del 2016 ho pensato che bisognasse dare originalità al Festival perché ormai in Italia sono tanti gli eventi che si occupano di arte di strada e spesso sono simili. Allora mi è venuto in mente di sfruttare il mare e chiedo agli artisti una complicità insolita per coinvolgere i bagnanti con performance sparse sui cinque chilometri di spiaggia della baia di Strongoli. Il pubblico ha apprezzato molto quest’idea, evidentemente perché non tutti i giorni si vedono musicisti a piedi scalzi marciare e suonare sulla spiaggia in piena libertà espressiva. E chissà che nelle prossime edizioni non li faremo sbarcare dal mare”.

Il festival fa riferimento ai “suoni di strada” e non alla musica. In questo titolo avete voluto sottolineare qualcosa di particolare ?

 “Per me i suoni di strada sono un concetto in continua evoluzione e comunque un concetto aperto. Il nome “Suoni di Strada” nasce dall’esigenza di aprire lo sguardo verso tutte quelle culture musicali che oggi si incontrano e si ascoltano per strada, nonché verso quella tradizione musicale popolare che di strada ne ha fatta tanta – come le Bande Musicali – peraltro molto radicata nelle comunità del Sud. La scelta della parola Suoni anziché Musiche trova la sua giustificazione proprio nel fatto che il Festival intende includere eventi che esprimono i suoni in senso più generale e non soltanto attraverso la musica. il Festival, infatti, racconta con varie espressioni artistiche tutte quelle vibrazioni che ci arrivano all’orecchio e che costituiscono la nostra esperienza, dal suono degli ambulanti a quello dei cantastorie, da quello dei nostri dialetti a quello della natura. Magari un giorno faremo cantare direttamente gli uccelli”.

Allora il festival si occupa non solo di suoni di strada?

“Esatto. A me interessa il “mondo della strada” quasi come idea filosofica ed esistenziale di cui si permea la nostra vita, e come fenomeno sociale e popolare, magico e affascinante che da sempre ha suscitato anche l’interesse del cinema, della musica e della letteratura. Basti pensare al film La Strada di Federico Fellini con le avventure dell’artista di strada Zampanò e della dolcissima Gelsomina nell’Italia degli anni ’50, alla canzone Pezzi di Vetro di De Gregori, al divertente Bert, amico di Mary Poppins, che sbarcava il lunario tra performance musicali per le strade e dipinti con i gessetti realizzati sui pavimenti di una Londra degli inizi del ’900, o ancora ad artisti come Dario Fo o musicisti come Rod Stewart, Tracy Chapman, Ed Sheeran, Sting, Zaz, Glen Hansard e persino la mia band, Il Parto delle nuvole Pesanti, con la quale realizzai il primo disco proprio con i soldi raccolti in un mese di “cappello” nelle vie del centro storico di Bologna”

Anche la formula del festival sembra originale: una no stop di un giorno anziché le classiche tre serate.

“Cerchiamo di fare necessità virtù e di utilizzare il bisogno come leva dell’ingegno… Così non potendoci permettere di fare un festival di tre giorni non solo per mancanza di risorse finanziarie, ci è venuta l’idea di una giornata intensa, dal mattino fino all’alba del giorno dopo. E’ un’idea che valorizza l’elemento della sorpresa, dell’intensità emotiva, dell’immaginario che proprio la brevità dell’esperienza consente di sviluppare”.

E allora ci sveli qualcosa del programma.

“Il Festival aprirà i battenti alle ore 9 di domenica 6 agosto con un concerto itinerante “a scomparsa” della banda musicale di Strongoli “Leonardo Vinci” accompagnata dagli armonici passi delle Majorettes della Proloco di Strongoli. L’abbiamo definito a scomparsa perché la banda apparirà e scomparirà a sorpresa in vari punti della spiaggia lasciando increduli e piacevolmente frastornati i bagnanti. Una specie di fiume musicale carsico… A seguire ci saranno alcuni flash mob. Il gruppo folkloristico Aqila a sorpresa ballerà su ritmi vertiginosi in abiti tradizionali, mentre la Ottopiù Street Band farà un’incursione musicale tra la gente che affolla il mercato cittadino. Nel pomeriggio un manipolo di musicisti invaderà la spiaggia servendo ai bagnanti una “macedonia” a base di note, improvvisazioni e coinvolgenti balletti. All’imbrunire, prima di immergersi nella magia degli spettacoli serali, si potranno gustare i tradizionali “pip e patat” preparati con la maestria culinaria delle donne strongolesi. A bagnare l’imperdibile piatto petelino, ci saranno i migliori vini del crotonese, dal Cirò al Melissa fino al Val di Neto. Alle ore 22,00 si partirà con gli spettacoli di Piazza Magna Grecia dove si esibiranno gli affermati LestoFunky, una street band romana dalle potenti sonorità, e le ipnotiche danzatrici del gruppo Harem – Il Tempio delle Odalische di Cosenza che restituiranno la danza del ventre alla dea della fertilità a cui l’ha sottratta la tentazione turistica e commerciale. Allo scoccare della mezzanotte largo ai Tammurinari della Sila che, coi loro ritmi forsennati, daranno la stura alle capriole, alle piroette e ai fuochi del Ciuccio Pirotecnico. A seguire tutti sulla spiaggia del lungomare dove il Festival proseguirà per tutta la notte con artisti a sorpresa, musica, balli, racconti e bagni notturni, in attesa di vedere l’alba spuntare dal bellissimo mare della baia di Strongoli e annusare l’odore del caffè che dalle case arriva fino in spiaggia. Durante la giornata del Festival ci saranno altri eventi di cornice tra cui un’estemporanea di pittura con un gruppo di giovani pittori delle scuole artistiche del crotonese e la presenza di vari graffitari che cercheranno di individuare spazi murari da trasformare in opere d’arte. Insomma, cerchiamo di seminare bellezza”.