Drones è il settimo album in studio della rock-band britannica Muse, pubblicato l’8 giugno 2015 dalla Warner Bros. Records. Drones presenta il lato più tagliente, tambureggiante, più “rock”, dei Muse, senza troppi ornamenti superflui, o sperimentazioni. Un album dalle sonorità acute ed incalzanti, orchestrate in modo sapiente dai tre membri della band. A tre anni dall’ultimo album “The 2nd Law”, Drones rappresenta in parte un ritorno alle origini per la band britannica, che ha deciso di mettere da parte l’elettronica in favore di chitarre distorte, riff taglienti e ritmi insistenti in stile Origin of Symmetry e Absolution. Il risultato è un disco profondo, intenso, che segna il ritorno alle sonorità tipiche del passato del gruppo attraverso tematiche che da sempre si sviluppano nei testi e nel sound prodotto. Drones rappresenta una sorta di “concept album” sulle abberranti politiche, imposte da un immaginario governo, basate sul lavaggio del cervello, l’annullamento dell’individuo e il simbolico sopravvento dei droni. Tutto questo porterebbe ad una progressiva disumanizzazione del mondo, rappresentata appunto dall’invasione e dal controllo del pianeta da parte dei droni, e di conseguenza ad una insurrezione tale da generare esiti catastrofici per l’intera umanità. I testi e le musiche dell’album sono stati curati dal chitarrista e cantante Matt Bellamy. I Muse del 2015 si confermano nuovamente una delle band in grado di riempire gli stadi di tutto il mondo, padroni di una tecnica e di una potenza live straordinaria. Il settimo lavoro della loro discografia, Drones, li riporta verso percorsi più rigorosamente chitarristici rispetto al recente passato, sprigionando una autorevolezza di suono che sa di ritorno a casa.
Crotone,
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