La corsa per sindaco della città è iniziata da tempo, quasi contemporaneamente alla campagna elettorale per le Regionali dello scorso 26 gennaio. Una corsa che ha già sul tappeto diversi nomi per ogni schieramento. Il primo, ufficiale e già messo in campo, è quello di Vincenzo Voce di “Tesoro Calabria“, la lista di Carlo Tansi, che a Crotone è risultato il più votato. Voce si sta già muovendo per coinvolgere una parte della società civile crotonese e insieme approntare una lista civica per partecipare alle elezioni comunali.
Poi c’è Giancarlo Cerrelli che, nonostante i tanti mal di pancia nella Lega crotonese e calabrese, di fatti si è autoproposto per la candidatura a sindaco, dichiarando che “se lo vuole il partito io sono pronto”. Ecco, proprio quel “se lo vuole il partito” sembra essere il punto più debole per la candidatura di Cerrelli. Poi ci sono i potentati politici, quelli che muovono le cosiddette “truppe cammellate” e che hanno più o meno sempre lo stesso pacchetto di voti. Tra poco si voterà per l’elezione del presidente della Provincia e la “guerra” tra gli sculchiani da una parte e il Partito Democratico dall’altra è appena iniziata. Sculco non vuole entrare nel Pd, ma vuole governare la coalizione. Alle provinciali come alle comunali. E qui si apre un altro capitolo. Secondo i rumors politici Enzo Sculco avrebbe già il suo candidato a sindaco, o meglio la sua candidata. L’elezione della “infanta” Flora al Consiglio regionale sembra abbia avuto anche uno sponsor politico non indifferente, Antonella Stasi, l’ex presidente facente funzioni della Regione Calabria (al tempo di Giuseppe Scopellti). I rumors dicono che proprio lei sia la candidata a sindaco degli “sculchiani”, mentre Arturo Crugliano Pantisano, che pure vorrebbe essere della partita, al momento sembra in svantaggio. Poi c’è Leo Pedace che, una volta mandato a carte 48 il rapporto con Enzo Sculco, si è catapultato dall’altra parte, votando al Consiglio regionale Domenico Tallini di Forza Italia. Con Sergio Torromino che si appresta ad insediarsi a Montecitorio e Tallini a Palazzo San Giorgio, Leo Pedace è il pretendente naturale alla candidatura di primo cittadino. Resta da vedere se proprio sotto il simbolo di Forza Italia oppure con una lista civica che potrebbe raccogliere o spaccare il centrodestra, visto che Salvini ha detto di volere un suo candidato per Crotone.
E il PD? Intanto bisognerà vedere quale PD e con chi intenderà formare il nuovo gruppo dirigente, quindi si potrà discutere se avere un proprio candidato oppure cercare alleanze.
Tutto questo ammesso che tra maggio e giugno si vada a votare per le elezioni comunali, se non subentrano fatti nuovi che potrebbero prolungare il tempo del commissariamento. Fatti che poco o nulla avrebbero a che fare con la politica.