Riceviamo e pubblichiamo
“Il silenzio del primo cittadino di Crotone, alla notizia dell’autorizzazione della ricerca di idrocarburi davanti alle coste dei nostri mari ci lascia basiti, eppure in campagna elettorale e dopo la sua elezione diceva: “Crotone deve diventare da città sul mare a città di mare”. Ebbene, sig. sindaco, il Governo centrale ha deciso cosa deve essere il mare di Crotone, un territorio di conquista per le multinazionali del petrolio, come si deduce dai seguenti decreti pubblicati sul sito istituzionale del Ministero dell’Ambiente:
1) D.M 288 del 18.10.2016, con cui si conclude con esito positivo la procedura VIA inerente all’indagine geofisica nell’area dell’istanza in mare “d 85 F.R-GM”. L’area del permesso di prospezione ha una estensione di 748,4 km2 ed è ubicata nel mar Ionio settentrionale, zona “F”, a largo delle coste calabresi. Il progetto prevede l’acquisizione di circa 229 km di linee sismiche 2D mediante tecnologia Air-Gun ed eventuale rilievo geofisico 3D. Proponente: Global MED LLC.
2) D.M 287 del 18.10.2016 , con cui si conclude con esito positivo la procedura VIA inerente all’indagine geofisica nell’area dell’istanza di permesso di ricerca in mare “d 86 F.R-GM”. L’area del permesso di prospezione ha una estensione di 748,6 km2 ed è ubicata nel Mar Ionio settentrionale, zona “F” a largo delle coste calabresi. Il progetto prevede l’acquisizione di circa 222 km di linee sismiche 2D mediante rilievo geofisico 3D. Proponente: Global MED LLC.
In sostanza, è stato annunciato lo scempio dei tratti di mare che resteranno esposti all’attività di ricerca e prospezione con gravi danni ambientali, se non si arresta questa azione.
Da quando è iniziata la procedura di autorizzazione, innumerevoli sono state le osservazioni contrarie da parte dei comuni della costa interessata e di associazioni e comitati (ad eccezione del comune di Crotone).
La Global Med (la società che procederà alla ricerca con il metodo Air- Gun) risponde in maniera volontaria [nel senso che non è più tenuta a farlo per legge] ma non risponde al alcune accezioni di carattere scientifico, dando invece conferma alla questione relativa all’acidificazione delle acque che altera la propagazione del suono; inoltre, sull’utilizzo degli Air-Gun, non esistono studi nel mare ionio.
Ci si chiede: ‘Come si pone questa amministrazione davanti alla sciagurata possibilità di nuove trivellazioni davanti alle nostre coste e in relazione alla subsidenza nel nostro territorio o di fronte ai vari studi che mettono in correlazione il suddetto fenomeno e le attività di estrazione di idrocarburi?
Che vantaggi ha avuto il nostro territorio con le attività dell’ENI?”.
Stante la chiara nostra posizione di contrarietà alle suddette attività, come ribadito in più occasioni, s’invita il sindaco ad attivare con la massima urgenza (anche al fine di evitare ogni possibile decadenza) i rimedi previsti dalla legge, tra cui l’impugnativa dei predetti decreti innanzi al competente Tribunale amministrativo, al fine precipuo di evitare l’annunciato scempio ambientale e le sue gravi ed accertate conseguenze.
Naturalmente, si auspica che, accanto alla reazione in sede giudiziaria, vi sia l’avvio di ogni opportuna iniziativa anche a carattere politico, volta a sensibilizzare gli organi del Governo centrale circa la necessità di preservare, da ogni aggressione, i bellissimi tratti di mare del nostro territorio.
(Gruppo Consiliare M5S- Crotone)
Ilario Sorgiovanni
Andrea Correggia”