Crotone,
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Politica, Sculco perde i pezzi tra Crotone e Catanzaro: Consiglieri in rivolta

Gli Sculco perdono i pezzi. Tra Crotone e Catanzaro c’è in atto una vera e propria rivoluzione di Consiglieri comunali e non solo. Molti non digeriscono la visione poco politica di Enzo e Flora Sculco con unico obiettivo quello di portare l’enfant prodige in Parlamento. E per arrivare a ciò, papà Enzo le sta provando tutte. Ha riannodato i legami con il Partito Democratico che, dopo il rientro in Calabria di Nicola Adamo, sembra essere tornato ai “fasti” pre Demagistris, o pre Why Not se si vuole. Al momento il Pd è il partito che offrirebbe maggiori garanzie di candidatura per Flora Sculco, ma Enzo non si è fermato certo qui. I suoi continui dialoghi con l’amico di sempre Lorenzo Cesa sono sempre in atto, ma ha strizzato l’occhio anche ad Ap di Angelino Alfano. Il territorio? E che importa. La cosa essenziale è portare Flora in Parlamento; aeroporto chiuso, Crotonese isolato, disoccupazione ai massimi storici, povertà che aumenta, città sporca e bonifica che sembra più una presa in giro che una vera restituzione dei territori (con tutti i pericoli di salute che comporta) non sembrano essere nell’agenda degli Sculco. O quantomeno nelle priorità. Prima Flora. Questo modus operandi, per dire il vero marchio di fabbrica della politica di Sculco padre, sta creando non pochi mal di pancia tra i suoi alleati. Al Comune di Crotone, per esempio, ben sei Consiglieri hanno chiesto al sindaco l’azzeramento della Giunta comunale e un deciso cambio di marcia, proprio mentre Ugo Pugliese, chissà perché, continua ad insistere su un assessore al momento incompatibile con questo ruolo, come se in città non ci fosse più nessuno in grado di poter svolgere questo ruolo. Misteri che forse scopriremo tra poco. I consiglieri che hanno chiesto l’azzeramento sono tutti di maggioranza: Enrico Pedace, Massimiliano Bianchi, Francesco Pesce, Vincenzo De Franco, Salvatore Gaetano e Tommaso Pupa. Ora bisognerà vedere se Sculco padre accontenterà i “dissidenti” in vista delle prossime Politiche. La situazione non è molto diversa a Catanzaro, anzi se possibile anche più esacerbata. Catanzaro in Rete, infatti, la lista che ha sostenuto il candidato del Pd Ciconte alle Comunali, ha di fatto consumato la frattura con gli Sculco. Il motivo? “Una politica troppo personalistica e incentrata solo ed esclusivamente alla elezione di Flora Sculco in Parlamento”. A provocare la frattura, che sembra insanabile, è il gruppo che fa capo all’avvocato Giuseppe Pitaro, e sono il Consigliere comunale di Catanzaro in Rete, Rosario Lostumbo, ed il primo dei non eletti Emanuele Ciciarello. Si parla di un consenso di circa tremila voti nel solo capoluogo di regione. Insomma Flora, Flora e solo Flora; poi se è il caso tutto il resto. Sculco perde i pezzi e intanto cerca, come al solito, alleati vincenti, di destra o di sinistra non importa, l’importante che siano vincenti.