Crotone,
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Persone discriminate, nel Consiglio comunale di Crotone va in scena il medioevo: voto contro il ddl Zan

“Con 265 voti favorevoli, 193 contrari ed un astenuto, la Camera dei Deputati, lo scorso 4 novembre, ha approvato la Legge sulle misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alla disabilità, cosiddetta Legge Zan, dal nome del relatore della proposta.

Il testo di legge approvato dalla Camera si compone di dieci articoli, con i quali vengono introdotti nuovi reati, modellato il relativo sistema sanzionatorio, istituita la giornata nazionale contro la discriminazione e prevista l’istituzione di centri di tutela delle vittime della discriminazione.

Adesso la Legge passa all’esame del Senato della Repubblica per la definitiva approvazione.

Il riconoscimento di incitamento all’odio e alla violenza come reato nel ddl Zan parte dalla vastità del fenomeno e dal vissuto quotidiano delle persone che vivono la discriminazione sulla propria pelle”.

Un segno di grande civiltà che porta l’Italia a fare un passo per raggiungere altri Paesi europei che hanno già nel proprio ordinamento giuridico il riconoscimento di questi reati. L’Italia no, non ce l’aveva, e ora tocca al Senato l’approvazione definitiva.

Ma a Crotone, dove c’è un sacco di gente che si riempie la bocca con la Magna Grecia, il Consiglio comunale ha fatto ripiombare la città al periodo di Savonarola. E davvero “Non ci resta che piangere”. Se quelli che si riempiono la bocca con la Magna Grecia avessero un minimo dell’apertura mentale e culturale di quella grande civiltà, non staremmo qui a scrivere.

Il Consiglio comunale di Crotone, infatti, ha approvato ieri un ordine del giorno contrario all’applicazione del ddl Zan, proposto nientemeno che dalla Lega di Salvini. E già questo sarebbe dovuto bastare. Ma no, l’hanno pure approvato.

Ora, se da un punto di vista giuridico questa votazione non sortirà alcun effetto, resta la scelta politica di un Consiglio comunale che a maggioranza approva una proposta che fa gridare, giustamente, allo scandalo e alla vergogna. Un passo indietro culturale di più di mille anni, un imbarbarimento delle coscienze che non potrà produrre niente di buono. Dodici voti favorevoli, dieci contrari, ma soprattutto otto astenuti. Tra i quali il sindaco e il presidente del Consiglio comunale.

Una astensione che ci permettiamo di definire politicamente sbagliata, ma soprattutto che consente alla proposta della Lega di mandare sotto la maggioranza. Ma in questo caso quale maggioranza? Hanno votato si coloro che vengono da esperienze nella destra crotonese, ma anche quelli con un passato da socialisti, e ci viene da dire quale socialismo? Non certo quello illuminato e che poneva l’eguaglianza degli uomini al centro della discussione. O forse si sono persi qualche riunione dell’allora Partito Socialista? Su altri è meglio stendere un velo pietoso perché gli sarebbe bastato guardarsi intorno per capire che quell’ordine del giorno andava bocciato.

E gli astenuti? Potevate votare favorevole o contrario, ma scegliere. Queste non sono scelte che devono rispondere a logiche politiche, ma sono scelte di civiltà, quelle in cui bisognerebbe avere sempre una idea, qualunque essa sia.

Non scegliere ha di fatto consentito ad un ordine del giorno barbaro di passare per soli due voti. E ha sbagliato anche chi si è astenuto, ma era sostenuto o faceva parte di liste che nel nome avevano “Progressisti”. Ma progresso di cosa? Regressisti, forse. E che nessuno si senta offeso, perché ad essere offesa con questo ordine del giorno è la cultura millenaria dei popoli del Mediterraneo, della Magna Grecia (quella che chiamate culla della cultura). Io da cittadino crotonese mi sento profondamente ferito e mortificato davanti a una decisione del genere. Le scelte politiche hanno bisogno di coraggio e coerenza, non ci si nasconde. Vi rendete conto cosa avete votato? Se si, allora buono a sapersi. Col vostro voto, ma anche con l’astensione che ha permesso l’approvazione di questo testo, avete detto no allintroduzione di nuovi reati, con relativo sistema sanzionatorio; avete detto no all’istituzione della giornata nazionale contro la discriminazione e avete detto no all’istituzione di centri di tutela delle vittime della discriminazione.

Tanto basta per farci tornare indietro di mille anni.