Secondo Occhetto “se non si pone fine al perverso ciclo del riarmo che ha contrassegnato gli anni ottanta, non vi potranno essere risorse sufficienti a risolvere i grandi problemi globali dai quali dipende la sicurezza dell’intero pianeta. La strada da seguire è quella della graduale ma decisa riduzione della spesa militare ad est e ad ovest, da attuarsi anche con decisioni autonome. L’iniziativa per il disarmo è il principale degli aiuti che si possono e si devono fornire all’est e a quanti nell’est si battono per il rinnovamento e per impedire una deriva e un’involuzione a destra”. Il segretario comunista ha aggiunto che occorre che il negoziato di Vienna “sia chiuso entro l’anno e che sia allargato il problema delle forze aeree. Lo stesso De Michelis, la settimana scorsa, a Vienna, riprendendo una nostra proposta si è impegnato in questo senso. Questa è una visione della politica estera seria e non consociativa. In questo quadro l’intenzione dichiarata da Bush di ridurre l’impegno Usa nelle basi militari all’estero rimette in questione la decisione sugli F-16 per i quali occorrono appropriate iniziative del governo per evitarne l’installazione. Nel frattempo è necessario sospendere i progetti di costruzione della base di Crotone, come ho avuto modo di dichiarare ieri in una grandissima manifestazione in quella città, prospettando anche, se necessario, un atto unilaterale”.