Riceviamo e pubblichiamo
“Caro elettore del Partito Democratico,
ho deciso di scriverti perché credo che nelle pieghe del tuo animo alberghino ancora la libertà di lasciare che la propria coscienza maturi i dubbi che aiutano a crescere e la dignità di affrontarli con coerenza e piena onestà intellettuale, senza la cecità faziosa che impedisce di rovesciare la medaglia.
Ti riconosco questa capacità di analisi e ti considero umanamente vicino: dunque, dammi solo un briciolo di fiducia e continua a leggere queste poche righe.
Ho alcune domande che aspettano risposte chiare e sincere. Spero vivamente che sia tu a darmele. Alla fine scoprirai che, se saranno chiare e sincere, le risposte serviranno anche a te.
1) Posto che la strada che ti hanno portato a percorrere i tuoi nuovi dirigenti non è neppure quella immaginata dai tuoi genitori ancora viventi, perché continui a tenere nelle sedi del tuo partito le foto dei nonni Moro e Berlinguer (senza parlare dei bisnonni) come se fossero ancora i tuoi punti di riferimento irrinunciabili? Non pensi che sia ingiusto confondere le idee alle nuove generazioni?
2) Nel caso in cui tu reputi che comunque i tuoi nonni siano tuttora degni di deferente rispetto, sei davvero convinto che oggi avrebbero militato nel Partito Democratico renziano, ideando queste riforme e sostenendo il SI al referendum del 4 dicembre?
3) Veniamo a cose più terrene: cosa provi al cospetto del “Grande Accordo Anulare”, il luciferino gioco di palazzo che consentirà al signor Enzo Sculco di indossare il Pd come una caduca fede nuziale per esibirlo nelle feste romane, riducendo quel che resta del partito a strumento della sua brama di potere e delle sue personalissime ambizioni? Al riguardo, qualcuno ha chiesto il tuo parere?
4) A riprova di queste ultime osservazioni ti espongo un caso pratico, che potrai facilmente verificare anche a casa tua: non senti i sintomi dell’orticaria quando vedi che il partito, che – voglio credere – in nome di ben altri principi hai vanamente votato cinque mesi fa per le amministrative, si è già convertito al ruolo di misera pedina collaborazionista delle giunte locali targate ES? Pensi davvero che pur di arraffare i resti del fiero pasto Moro e Berlinguer avrebbero messo talmente in gioco la loro statura morale?
5) Torniamo alla tua strada: non dico il sol dell’avvenire, ma all’orizzonte vedi ancora qualcosa?
Come vedi, sono domande piuttosto semplici alle quali potrai rispondere senza troppa fatica, se lo vorrai.
Se invece vorrai continuare su questa strada, pazienza.
Avevo commesso la leggerezza di non considerarti complice. Perdonami, non accadrà più”.
Marco Ciconte