L’operazione Stige della DDA di Catanzaro, che ha portato all’emissione di 170 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone e che ha inflitto un duro colpo alla cosca di ndrangheta Farao-Marincola di Cirò, non è passata inosservata ai vertici nazionali del Partito Democratico che ieri erano riuniti a Roma. Secondo i bene informati che ieri erano nella Capitale, il segretario nazionale Matteo Renzi avrebbe preso in mano la situazione delle candidatura alle prossime elezioni nel Crotonese e in Calabria. Di fatti sembra quasi un commissariamento del Partito Democratico in questa parte di Calabria, perché Renzi avrebbe deciso che le candidature saranno scelte a Roma. Finita anche la luna di miele tra il segretaria nazionale e il presidente della Regione Mario Oliverio. Sulla decisione di Crotone, sempre secondo i ben informati che erano a Roma, avrebbe pesato molto l’operazione Stige che ha portato in carcere ndranghetisti ed amministratori locali. Michele Laurenzano. che si è appena dimesso dalla carica di primo cittadino di Strongoli, è stato eletto nelle fila del PD, mentre tra coloro finiti in carcere ci sono diversi amministratori del Cirotano molto vicini e alleati politici di Flora ed Enzo Sculco. Questa situazione avrebbe indotto Renzi a mettere la parola fine sulla candidatura di Flora Sculco nelle fila del PD e di decidere direttamente da Roma chi rappresenterà il partito nelle liste delle prossime elezioni politiche.
Crotone,
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