“Rapporto alla città”, lo hanno chiamato così quelli de’ “La Prossima Crotone”, la coalizione politica che fa riferimento a Flora ed Enzo Sculco e che ha governato il Comune di Crotone fino alle dimissioni dell’ex sindaco Ugo Pugliese, dopo la bufera giudiziaria sul “caso piscina”.
Da quelle dimissioni in poi sono volati gli stracci nella sede di via Firenze, il quartier generale politico degli Sculco e dei loro sostenitori, con tanto di accuse da una parte e dall’altra. Da chi ha portato la croce, a chi è stato tradito, a chi quel tradimento dice di averlo subito e non fatto. Insomma una babele politica come solo certi movimenti sanno fare. Del resto conseguenza logica per quanto la storia politica di questa città insegni.
La coalizione che ha governato il Comune di Crotone da giugno 2016 al 3 dicembre 2019 lo aveva annunciato in pompa magna: “Gli assessori comunali, tutti senza eccezione alcuna, il presidente del Consiglio, Serafino Mauro, tutti i capigruppo e i dirigenti de La Prossima Crotone comunicano che martedì 17 dicembre si svolgerà, alle ore 17:30, nella Sala Consiliare del Comune di Crotone, il Rapporto alla città”. Intanto qualcuno dovrebbe comunicare a tutti, proprio tutti, che dal 3 dicembre sono ex, poi dovranno per forza di cosa cercare un’altro luogo in cui tenere il loro “Rapporto alla città”, per una ragione molto semplice: il commissario prefettizio Tiziana Costantino non ha autorizzato l’uso dell’aula Consiliare per questa manifestazione. Ci dicono i ben informati che la domanda per l’utilizzo dell’aula Consiliare sia stata protocollata lo stesso giorno in cui l’ex sindaco Ugo Pugliese ha tenuto al conferenza stampa. Casualità? Può essere. Sembra che, inoltre, nessuno avesse autorizzato l’uso dell’aula alla Prossima Crotone e che nel momento in cui questa richiesta è arrivata sul tavolo del Commissario Costantino, la stessa abbia scritto poche righe inviate via pec in cui comunica la propria decisione: questa convention nell’aula Consiliare del Comune di Crotone non si farà. Quasi uno “sfratto” esecutivo che costringerà la Prossima Crotone a cercare un’altra sede per questa iniziativa politico-elettorale. Considerate, però, le buone entrature dei rappresentanti di questo movimento politico c’è da scommettere che in poche ore troveranno la soluzione giusta, magari più grande e più sfarzosa: qualche indizio c’è già.