Crotone,
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Crotone, il segretario scrive a Pugliese e Mauro: le Commissioni consiliari senza funzionario verbalizzante sono come le riunioni di condominio

Senza il funzionario verbalizzante le riunioni delle Commissioni consiliari del Comune di Crotone sono più o meno come quelle di condominio. Ovvero non possono prevedere il gettone di presenza e gli amministratori che sono lavoratori dipendenti non possono usufruire di permessi per assentarsi dal servizio.

Questo è quanto scrive il Segretario generale del Comune di Crotone, Antonio Maria Fortunato, in una lettera inviata al presidente del Consiglio comunale, Serafino Mauro, ai presidenti delle Commissioni consiliari e, per conoscenza, ai Consiglieri comunali e al sindaco Ugo Pugliese.

“Nella circostanza – scrive tra l’altro il Segretario generale del Comune – appare necessario richiamare l’attenzione su altre questioni ossia: la prima ferisce alla funzione di verbalizzazione delle riunioni delle commissioni consiliari, la quale è attività di natura gestionale e può essere legittimamente svolta solo da dirigenti e funzionari dell’Amministrazione, talché l’assenza del funzionario verbalizzante, pur non rendendo nulla la seduta, dà luogo a riunione di carattere solo informale (sedute cosiddette “volanti” o “politiche”) che non consentono la corresponsione del gettone di presenza né la fruizione dei permessi retribuiti. A tal riguardo necessità osservare come l’articolo 20 del vigente regolamento comunale detta quattro importanti prescrizioni ossia:

  1. la redazione per iscritto dei verbali di commissione consiliare;
  2. la trasmissione dei verbali del presidente del Consiglio comunale e dal Segretario generale;
  3. i contenuti minimi del verbale di commissione consiliare;
  4. la redazione con cadenza trimestrale da parte di ciascun presidente di commissione consiliare della apposita relazione riepilogativa degli argomenti e punti trattati nelle sedute effettuate.

Non sfugge, altresì, come l’infelice indicazione, ivi contenuta, di individuare il sostituto del dipendente comunale nel Consigliere comunale non appare essere in linea con il principio della separazione del potere politico da quello gestionale.

All’uopo, quindi, necessità, quale contributo propositivo, apportarvi un correttivo finalizzato a mantenere all’interno del concetto di dipendente comunale il relativo sostituto. È quindi importante richiamare la sentenza della Corte dei Conti (sezione III) nel senso che la mancata verbalizzazione delle sedute della Commissione consiliare a cura del funzionario comunale rende inesistente lo strumento volto a comprovare l’avvenuto svolgimento della seduta e la sua adottata decisione, giusta sottoscrizione del verbale da parte dei partecipanti. Ciò non significa che è negata l’esistenza di riunione tenute in assenza del funzionario verbalizzante, né è posto in dubbio che esse si siano affitta effettivamente svolte. È solo detto che, in tal caso, si tratta di riunioni informali, le cui modalità di svolgimento, pertanto, non sono registrate in un atto pubblico che fa fede fino a querela di falso, quale è tipicamente il verbale redatto dal funzionario incaricato nei ruoli organici dell’Amministrazione e” da questa funzionalmente preposto a tale specifica attività”.

E continua la missiva del Segretario generale: “Se l’assenza di tale funzionario non pone dunque in discussione la legittimità di tale riunione, diversa invece è la considerazione degli effetti che si determinano da simili riunioni quanto alla corresponsione del gettone di presenza o alla fruizione dei permessi per assentarsi dal servizio che la legge prevede per gli amministratori che siano lavoratori dipendenti”.