Crotone,
Tempo di lettura: 2m 38s

L’indignazione a convenienza dei crotonesi

La polizia ha fermato 15 persone, tutte di Crotone. Per molti di loro la accuse vanno da associazione a delinquere di stampo mafioso, armi, droga e estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori, tutti crotonesi anche loro. L’hanno chiamata operazione “Hermes”, il dio del commercio nell’antica Grecia.

È l’ennesima operazione del genere nel territoeio crotonese.

Viene imposto il pizzo, o se volete le estorsioni, per “mantenere i carcerati”. E veniva imposto a negozi di giocattoli per bambini, bar, grandi aziende e perfino alla fiera della Madonna di Capocolonna, festa sacra per i crotonesi, ma sui quali qualcuno aveva pensato bene di imporre ai commercianti di “street food” da chi comprare la carne, da chi comprare il pane.

Una sorta di tassa ulteriore per gli imprenditori crotonesi che, oltre alle tasse dello Stato, devono pagare il mantenimento dei carcerati.

Certo non è questa vicenda giudiziaria in sè a stimolare la discussione, anche in considerazione del fatto che siamo solo alla fase dei fermi e non già di un giudizio di terzo grado, quanto le vicende simili già passate in giudicato e sulle quali nessuno si batte il petto.

In un mondo normale la gente perbene, gli onesti, si sarebbero ribellati, indignati. Già, in un mondo normale, non a Crotone. Non c’è stato l’assalto ai social degli indignati a orologeria, a convenienza, di quelli che sanno con chi possono prendersela e con chi no, perché c’è sempre qualcuno più a sud di noi contro cui scagliarsi.

E allora va bene sputare veleno sui migranti che “vengono a Crotone che già abbiamo i nostri problemi e non abbiamo lavoro”. Non c’è stata la corsa a chi gridava per dire “poveri imprenditori crotonesi costretti a subire anche questo”. E chissà come mai quella di Crotone è una economia bruciata, bloccata, dove nessuno assume. Chissà chi tra i migranti e la ‘ndrangheta ruba il lavoro.

Poco più di un anno fa avevo scritto questo editoriale “Dov’è la dignità dei crotonesi onesti?” e mi rendo conto che da allora non solo non è cambiato niente, ma la situazione, se possibile, è peggiorata. E allora continuate a sputare veleno e a riversare tutte le vostre frustrazioni sui migranti, su chi scappa da guerra e povertà e vuole arrivare in Europa, non a Crotone, ma in Europa. Perché da Crotone scappano anche loro. Riempitevi la bocca con parole come turismo, ma mi raccomando non guardate mai in faccia la realtà e cosa accade intorno a voi, perché tanto la colpa è sempre degli altri, sempre di qualcuno più a sud. Noi, invece, siamo sempre assolti da ogni peccato e da ogni responsabilità, sono gli altri il problema mai noi, noi crotonesi ignavi. Va tutto bene a Crotone, purché non vengano i “nigr”, il più grande problema dei crotonesi è decisamente questo, per il resto va tutto bene così com’è.

Buon rientro dal mare…