Crotone,
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E se fosse Sculco ad entrare nel Pd?

E se fosse Sculco ad entrare nel Partito Democratico e non viceversa? D’accordo sembra una dichiarazione alla Cetto Laqualunque, ma non è lontana dalla verità. Le elezioni di Crotone hanno di fatto sancito la sconfitta della classe dirigente del partito crotonese e provinciale, ancora più di quanto non abbiano fatto le elezioni regionali. Già, perché alle elezioni regionali il Pd crotonese era già uscito con le ossa rotte, ma sembra che a nessuno sia importato più di tanto. Ora, invece, dopo il successo del candidato a sindaco di Enzo Sculco, Ugo Pugliese, le carte si rimescolano e dal Pd regionale sembra che qualcuno cominci a fare gli occhi dolci a Flora ed Enzo Sculco. In fondo Flora Sculco andrebbe a potenziare la maggioranza di una giunta regionale più paludata della pianura Padana prima della bonifica. A proposito di bonifica dei siti inquinati a Crotone, se qualcuno ha segni di vita dell’assessore regionale all’Ambiente ce lo faccia sapere. Ah già, l’assessorato regionale all’Ambiente quello retto fino alla scorsa legislatura da Franco Pugliano, altro elemento forgiato alla fabbrica politica di Enzo Sculco. Che bellezza! Due assessori regionali all’Ambiente crotonesi e ancora della bonifica nemmeno l’ombra: deve essere un lavoro faticosissimo fare qualcosa per il proprio territorio. Insomma, per tornare a bomba, tra franchi tiratori, autoconservazione dei posti di lavoro in partecipate e azienducole varie, la novità assoluta potrebbe essere Enzo Sculco nuovo “padrone” del Partito democratico di Crotone. E vi meravigliereste? Assolutamente no, ma quanti ci resterebbero davvero male? Quanti finti spadaccini di Rosanna Barbieri aspiravano a prendere in mano il Pd di Crotone? Ma in questa politica “moderna” si sta comodi anche con due piedi in quattro o sei scarpe, anzi comodissimi.