Crotone,
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Crotone, la siepe dello spartitraffico è pericolosa, ma la tagliano i cittadini

Mentre in piazza della Resistenza sono intenti a stappare bottiglie e vedere come aggirare gli ostacoli per nominare un nuovo assessore, la città sembra aver preso le sembianze di un film di fantascienza nel quale ognuno fa quel che gli pare, un po’ come lo spot della Casa delle Libertà di una vecchia trasmissione satirica di Corrado Guzzanti: “facciamo un po’ quel c….. che ci pare”.

Ma c’è un assessorato su tutti che in questo momento “brilla” per lungimiranza e azione, o meglio solo per alcune azioni. Dopo aver assistito inermi al taglio degli eucaliptus secolari davanti al tribunale; dopo aver assistito al taglio selvaggio di alcuni platani nel rione Fondo Gesù (“erano malati”, ma la relazione di un agronomo?), da tempo assistiamo alla nuova giungla: gli spartitraffico. Gli oleandri sono ormai diventati alberi (chissà al suono di questa parola vengano tagliati), ma soprattutto sono diventati pericolosissimi per l’incolumità dei pedoni e degli automobilisti. Da via Gioacchino da Fiore a via Giovanni Paolo II, da Corso Mazzini a viale Regina Margherita, attraversare la strada o vedere un’auto all’incrocio è diventato quasi impossibile. Così ieri, dopo che una automobile ha rischiato di investire un ragazzino, alcuni abitanti del rione San Francesco si sono armati di cesoie e rastrelli ed hanno provveduto al taglio delle siepi nello spartitraffico. Avranno pensato “quando è troppo, è troppo”. Mentre a Piazza della Resistenza saltano i tappi delle bottiglie e si programmano chissà quali piani regolatori e piani spiagge, in città saltano i nervi ai crotonesi, almeno ai tanti che non hanno votato Sculco, pardon Pugliese.