Hanno smontato dal turno di notte e alle 8:30 di mattina erano di nuovo in divisa davanti al teatro Apollo per permettere lo svolgimento della manifestazione “Buon compleanno Dodò”. E, cosa forse ancora più rilevante, lo hanno fatto a titolo assolutamente di volontariato. Sono i vigili del fuoco del Comando provinciale di Crotone che, autorizzati dal comandante ing. Antonio Casella, hanno permesso il regolare svolgimento del’evento, organizzato dall’Associazione Dodò Gabriele e da Libera, per ricordare il compleanno del piccolo Domenico Gabriele ucciso dalla ‘ndrangheta. Centinaia di ragazzi, studentesse, studenti e docenti, arrivati da tutta la Calabria per celebrare la “IX Giornata della legalità”. Ancora una volta i vigili del fuoco di Crotone hanno messo in pratica la loro “missione” di servizio alla gente e ai cittadini, con un grande senso di responsabilità, dovere e volontariato. Hanno sacrificato le loro ore di sonno perché questa importante manifestazione potesse avere luogo. E non è nemmeno la prima volta, visto che i vigili del fuoco di Crotone non hanno mai fatto mancare il loro contributo, sia per il 17 ottobre che per il 25 giugno, quando si volge il torneo di calcetto “Liberi di giocare” sui campetti dove Dodò fu ferito a morte.
In molti fanno a gara per poter dare un contributo a queste manifestazioni, in un modo o nell’altro, sentono il bisogno di rendersi utili.
I vigili del fuoco di Crotone rappresentano un esempio che molti, anche diverse autorità locali, dovrebbero seguire per capire cosa significa servizio ai cittadini, responsabilità e volontariato. Essere presenti ad alcune manifestazioni, come singoli e come istituzioni, non significa solo contribuire alla riuscita, ma vuol dire anche e soprattutto condividere e dire chiaramente da che parte si sta. Peccato che l’esempio dei vigili del fuoco non sia seguito da diverse istituzioni crotonesi che, invece, in nove anni non hanno mai inteso prendere parte a nessuno degli eventi nel quale viene ricordato Dodò, tutte le vittime innocenti delle mafie, e si parla di lotta alla ‘ndrangheta.
Verrebbe evidentemente da pensare: anche loro hanno scelto da che parte stare?