Crotone,
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27 giugno 1980, aereo Itavia abbattuto: 81 vittime, il ruolo di Crotone e la chiusura dell’aeroporto

I resti del Dc9 Itavia

Il 27 giugno 1980, alle ore 20:59, il volo Itavia decollato da Bologna e diretto a Palermo, con 81 persone a bordo tra passeggeri ed equipaggio, scompare dai radar. Passerà alla storia come la “Strage di Ustica”. A 38 anni di distanza non c’è ancora una verità, non ci sono colpevoli. Anzi la prima ipotesi fu cedimento strutturale, poi una bomba a bordo, fino ad arrivare all’ipotesi più plausibile e ultimamente supportata anche da testimonianze dirette: “Quella sera sul Tirreno ci fa una vera e propria azione di guerra di aerei Nato (francesi e americani) contro due mig libici, a bordo di uno dei quali si sarebbe trovato Gheddafi”. Secondo questa ipotesi, ora supportata anche dai racconti di testimoni oculari (ex soldati americani), fu proprio un missile lanciato dagli aerei Nato a colpire il Dc9 Itavia. Poi uno dei due mig fu abbattuto e ritrovato sui monti di Castelsilano, in provincia di Crotone. Sui resti del povero pilota libico e sulla data di ritrovamento del mig libico a Castelsilano le versioni sono cambiate almeno tre volte, comprese quelle del medico legale che eseguì l’autopsia all’ospedale di Crotone. Un’autopsia alla quale partecipatono anche strani figuri che non avevano nessun titolo. Su tutto quello che accadde dopo è calato il buio totale per decenni. L’aeroporto di Crotone, che fino a qualche mese prima era aperto e servito proprio dai voli Itavia (mentre Lamezia era nato da poco), fu costretto a chiudere per via dell’apertura di Lamezia, ma la vicenda Itavia e il conseguente fallimento della compagnia di volo furono la pietra tombale. Qualche mese fa la Corte di Cassazione ha stabilito che due Ministeri italiani devono risarcire le famiglie delle vittime e gli eredi della famiglia Davanzali, proprietari di Itavia: quell’aereo caduto, per il quale la compagnia fu costretta a dichiarare fallimento, non cadde in mare tra Ponza e Ustica per un cedimento strutturale, ma fu abbattuto. Al Governo francese chiediamo anche questa verità, invece di fare finta di essere aggressivo su altre tematiche.