Crotone,
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Lettera a Rino Gaetano: buon compleanno e grazie per aver raccontato i sentimenti di un popolo

Il ritratto di Rino e di "Frog"

foto: CrotoneNews

Vorrei abbracciarti, offrirti un bicchiere di vino e dirti grazie. Grazie per aver accompagnato la mia vita da giovane studente. Grazie perché ovunque mi fai sentire orgoglioso di essere calabrese e crotonese. Grazie perché nei tuoi testi e nella tua musica mi ritrovo. Mi sento a casa, mi sento abbracciato e coccolato, mi sento triste, melanconico, lontano, felice, sorridentemente irriverente e anche con gli occhi pieni di sale riesco a vedere il cuore delle persone attraverso i tuoi dipinti in parole e musica.

Quante mattine ho alzato il volume al massimo per far sentire a tutto il vicinato del mio alloggio universitario le tue canzoni. Volevo che anche gli altri potessero conoscerti e sentirti loro come facevo io. Ho rotto le scatole a centinaia di persone: “Basta, devo dormire”; “Basta, devo studiare”, ma niente fermava la tua musica ad alto volume. Volevo che anche gli altri sentissero la tua poesia nel raccontare il Sud, l’amarezza e la malinconia della lontananza dai luoghi dei sorrisi e quella dagli amici veri. Dal cielo se mare è, dalla luce delle lampare, dalla strada col verde bruciato.

Volevo che anche gli altri miei amici, compagni di viaggio della vita universitaria di Arcavacata potesse dire un giorno “se mai qualcuno capirà sarà senz’altro un altro come me”. Non so se sono riuscito a trasmettere agli altri il mio amore per te. Qualcuno le chiama affinità elettive, il sentire e provare gli stessi sentimenti e le stesse emozioni davanti ad un tramonto, ad un’alba, ad una donna vestita di lutto, ad una zolla di terra, ad un contadino che cura la terra. Ognuno di noi crea un rapporto unico, intimo, con un poeta o uno scrittore. Io non ho scelto te, la tua poetica e la tua musica hanno scelto me, perché in queste io mi ritrovo, le vivo e le sento intimamente mie, così come potrebbe fare “un altro come me”.

Auguri Rino, buon compleanno fratello, amico, ovunque tu sia, grazie.

Grazie per aver narrato di noi e per farci sentire così, ogni volta che nell’aria vibra una tua nota, una tua parola e la inconfondibile voce di un poeta del Sud, della Calabria, di Crotone.

“A te che lotti sempre contro il muro, e quando la mente prende il volo t’accorgi che sei rimasto solo”…