Kyterion
Acqua di mare che sa di morte,
Di onde assassine che non hanno colpe.
Nemmeno il vento
Si può accusare,
Fa il suo mestiere
Così come il mare.
Ma tu uomo, tu
Che sei il prediletto
Di un dio che piange
E a cui squarci il petto.
A cui ancora trafiggi le mani e il costato,
Di nuovo una croce
Anche qui hai issato.
Acqua di mare
Innocente assassina, non passa la notte
Seppur è mattina.
Di strazi e di corpi la riva ci appare, E i resti di un sogno
Ora sanno di sale.
di Carmine Cecere