Crotone,
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Italia Nostra: “Dal Governo scelte prive di ogni logica e ragione”

Riceviamo e pubblichiamo

L’ennesimo scempio ai danni della comunità crotonese si sta compiendo ad opera di scellerate e assurde scelte governative. Scelte che oltre a essere prive di ogni logica e ragione, sono assolutamente dannose per tutto il territorio crotonese, perché vanno a minare l’unica cosa preziosa rimasta: la nostra storia. L’estate 2023 che doveva apparire come quella della svolta, si sta rivelando invece, come quella in cui l’oblio e l’abbandono prenderanno inesorabilmente il sopravvento sui nostri beni culturali. L’assurdo accorpamento del parco archeologico di Capocolonna, al parco archeologico di Sibari, umilia e penalizza Crotone, che per storia e rilevanza archeologica mantiene una posizione di netta prevalenza, riconosciuta da decenni di studi e di indagini. Sottostare alle dipendenze di un parco, che non ha nulla a che vedere con quello del promontorio di Hera Lacinia, svuoterà Crotone non soltanto di autonomia ma anche di prestigio e rilevanza storica. Tutto ciò appare (e permetteteci lo sfogo) come un risarcimento postumo a favore dei Sibariti ai danni dei Crotoniati; può darsi che la netta e schiacciante supremazia dell’antica Kroton non sia stata ancora stata metabolizzata? Purtroppo c’è da constatare che la “morte” del nostro museo e del nostro parco archeologico, sventata tante volte grazie alle associazioni e ai cittadini, che non hanno mai smesso di lottare, sembra essere ormai giunta a compimento, per mano di ignoranti faccendieri che a Roma occupano abusivamente posti di cui non sono assolutamente degni.

Nelle passate settimane si era chiesto, attraverso un accorato appello l’assegnazione di autonomia speciale ai Musei di Crotone e di Capo Colonna, e relativo parco archeologico; un’autonomia conferita in qualità di polo interamente Crotonese e NON legato o dipendente da altre realtà museali presenti sul suolo calabrese.

Questo avrebbe permesso di avere maggiore autonomia, maggiore disponibilità di fondi e immediata celerità in caso di progetti e interventi; appare invece evidente alla luce delle decisioni prese dal MIC, la volontà miserabile e vergognosa, di ridurre e penalizzare l’offerta culturale di Crotone ai minimi termini fino a farla del tutto scomparire.

Non bastava questa notizia a turbare la nostra già minata serenità, che se ne aggiungeva un’altra ancora più inquietante; dopo anni di battaglie per avere un ufficio a tutela e salvaguardia del nostro vessatissimo patrimonio storico archeologico (sfociate favorevolmente nell’istituzione ad opera del MIC dell’ufficio di Soprintendenza di Crotone appena tre anni fa), ci viene comunicato nella passata settimana che lo stesso verrà soppresso e accorpato ad altre realtà calabresi totalmente avulse e differenti da quella crotonese.

Avevamo avuto promesse e garanzie sia in ambito archeologico e museale; ci era stato detto che si sarebbe puntato finalmente sul nostro territorio, che avremmo avuto strutture e uffici preposti a questo, tutto ciò invece è stato tradito e sconfessato da provvedimenti governativi ottusi, ai quali noi ci opponiamo con tutte le nostre forze, invitando tutta la città di Crotone a unirsi attorno l’unica cosa che non potrà e non dovrà mai essere oggetto di scambio o di offerte al ribasso, la nostra dignità!

Gak – Italia Nostra Crotone