Crotone,
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Giornate europee del patrimonio, tra l’oasi di Legambiente e il Museo archeologico di Capocolonna

Una domenica pomeriggio da incorniciare quella trascorsa tra l’oasi del Martin pescatore di Legambiente e il Parco e il Museo archeologico di Capocolonna. Una vera e propria lezione di arte, cultura e naturalismo all’aria aperta. L’occasione sono state le Giornate europee del patrimonio che a Crotone hanno fatto binomio con Capocolonna. L’oasi del Martin pescatore, gestita dal circolo Ibis di Legambiente Crotone, e il Museo archeologico con il parco sono stati al centro di una domenica pomeriggio di assoluto relax tra mare, animali protetti, piante uniche e reperti archeologici di inestimabile valore. Il tour è iniziato all’oasi naturale del Martin pescatore dove il presidente del circolo di Legambiente Crotone, Girolamo Parretta, ha illustrato, all’interno del capanno per il birdwatching, una serie di vincoli (ben quattro) a cui è sottoposta l’intera area. Poi le tante specie protette che vivono, migrano o semplicemente sono di passaggio. Al fianco del capanno l’aula didattica all’aperto per gli studenti e poi il sentiero rimesso a nuovo dai volontari che porta alla spiaggia che rientra nella concessione a Legambiente. Un posto straordinariamente affascinante con vista sulla storia. La storia e la macchia mediterranea hanno completato il pomeriggio con le illustrazioni delle piante che fanno parte del giardino di Hera e la bellezza dei reperti archeologici custoditi nel Museo di Capocolonna. Guida d’eccezione il direttore del museo, Gregorio Aversa. Una bella e fattiva collaborazione quella tra Legambiente e Museo archeologico che ha dato vita ad un pomeriggio di cultura e bellezza.

(Foto Giuliano Monterosso)