condividi
In Russia si insegano sin dalla scuola elementare da sempre, l’Unione europea ne ha approvato l’insegnamento nelle scuole nel 2012, mentre la Spagna l’ha reso obbligatorio nelle proprie scuole sin dal 2015. Stiamo parlando del “gioco” degli scacchi. Le virgolette a “gioco” sono d’obbligo visto che sugli scacchi sono stati scritti consumati fiumi di inchiostro per stabilirne l’effettiva natura pedagogica, culturale e scientifica. Giocare a scacchi stimola il cervello, aiuta a riflettere, a studiare tutte le variabili possibili, è matematica pura con logica, fantasia e responsabilità Quando giochi a scacchi sei solo e devi cavartela da solo. E se a pochi chilometri da Crotone il gioco degli scacchi è diventato di casa, a Crotone sta nascendo l’associazione “Liberi Alfieri” che si occuperà di scacchi e cercherà di invogliare tanta gente in questo straordinario esercizio mentale, a cominciare dai bambini. L’associazione nascerà tra pochi mesi, ma nel Social Hub della Caritas diocesana, a pochi metri dalla Basilica Cattedrale, bambini dai sei ai dodici anni e adulti di tutte le età si stanno già cimentando con questa passione, grazie anche a Francesco Palmieri e Ezio Scerra che fungono da “istruttori”. E nell’ultimo fine settimana dieci di questi bambini hanno preso parte al “XXVº Festival internazionale di scacchi – Giò Leonardo di Bona”, famoso per aver sconfitto il confessore del Re di Spagna in cambio del titolo di città per Cutro e l’esenzione dalle tasse dei suoi abitanti per vent’anni. Un festival al quale ha partecipato e vinto il più volte campione italiano juniores Pier Luigi Basso.
Presso la “Liberi Alfieri” i bambini impareranno a giocare a scacchi. Per loro gli appuntamenti sono martedì e mercoledì dalle ore 17:00 in poi, mentre per gli adulti che vogliono cimentarsi nel gioco degli scacchi l’appuntamento è ogni venerdì dalle 19:00 in poi.
IDEMEDIA®