Riceviamo e pubblichiamo
“Sono stato picchiato da un dipendente della mia associazione, il 17 ottobre scorso mentre ero presso il Comitato di Crotone a svolgere attività di volontariato un tale mi procurava percosse perché pretendeva di uscire con la sua macchina personale da un cancello fuori servizio della sede CRI.
Invitando lo stesso ad usare il cancello funzionante e ricordandogli che non era consentito il transito dei veicoli privati all’interno del cortile, perché è area di manovra dei mezzi dell’associazione, lo stesso mi iniziava a picchiare dandomi pugni in testa e nelle costole. Fui costretto a scappare chiedendo l’intervento dei carabinieri. Per fortuna le lesioni sono di lieve entità a parere dei referti di pronto soccorso.
Questa è una terra difficile e ovunque, in qualsiasi realtà, quando si prova a fare valere la legalità si incombe facilmente a tali eventi.
Il mio mandato da vice presidente è iniziato qualche mese fa, già durante le elezioni per la mia carica fui intimidito con dei fiori e un biglietto posto sulla mia macchina, perché mi si chiedeva di non candidarmi.
Non so se ricondurre a tale evento anche l’intimidazione pregressa ma ad oggi, dopo aver dovuto ricorrere alle forze dell’ordine per fare giustizia all’interno di un Associazione di volontariato, mi sento veramente demoralizzato oltre a riportare dei segni di percosse sul mio corpo.
Sono volontario da 11 anni presso la Croce Rossa Italiana e mai avrei creduto che potessero accadere tali atti.
I nostri dipendenti e soci sottoscrivono un codice etico quando fanno ingresso, il primo dei 7 principi è l’umanità, cosa che oggi mi rendo conto che non facilmente si trova in alcune persone che ne fanno parte.
Continuerò comunque la mia lotta perché la realtà della Croce Rossa crotonese rispecchi la legalità e sia degna di ciò che sono i valori che il movimento internazionale propone.
Chiedo scusa personalmente per quanto si sta parlando e come, di un’organizzazione che dovrebbe meritare solo onori per il gran lavoro di tutti i volontari che ogni giorno dedicano il loro tempo ad alleviare le vulnerabilità altrui”.
Giuseppe Salatino