Da giudizio tecnico a questione politica? È stata abbastanza singolare, infatti, la decisione da parte della Consap, “un’azienda di diritto privato totalmente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, nata nel 1993 in seguito alla scissione dall’Istituto Nazionale delle Assicurazioni (INA)”, di affidare allo Studio legale Giulia Bongiorno, senatrice in quota Lega, Presidente della commissione Giustizia al Senato, la gestione della richiesta di risarcimento danni presentata
dalle parti civili nell’ambito del procedimento penale a carico dei presunti scafisti della Summer Love, il caicco naufragato a Steccato di Cutro il 26 febbraio scorso.
In una vicenda del genere, in cui esiste un altro filone dell’inchiesta che potrebbe riguardare anche esponenti del Governo, era opportuno da parte di un’azienda partecipata totalmente dal Ministero dell’Economia affidarsi allo studio legale di una senatrice della Lega, presidente della Commissione Giustizia?
Fondo a cui hanno formulato la propria richiesta anche gli studi legali Bona e Oliva associati, Ambrosio e Commodo, Pavlakis, Moschos e Associates Law Firm e Enrico Calabrese, Paolo Bocchino e Ettore Todaro, che rappresentano molti tra sopravvissuti e familiari delle vittime.
Il fondo delle vittime per la strada, che copre anche veicoli o natanti non identificati, ha un massimale di 6.450.000,00 euro.
Nella propria richiesta, dopo aver ricordato la vicenda relativa al viaggio, terminato con la Strage di Steccato di Cutro, i legali hanno fatto riferimento alle “responsabilità istituzionali, al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, iure proprio e iure successionis, patiti e patiendi dai sopra indicati sopravvissuti e/o congiunti e/o eredi dei passeggeri della “Summer Love” è tenuto anche il Fondo di garanzia per le vittime della strada costituito presso al CON- SAP, ai sensi dell’art. 283, co. ,1 Cod. As. Priv”.