Crotone,
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Scifo, condannati imprenditori e funzionari del Comune: confiscati terreni e opere abusive

Punta Scifo e in basso la costruzione abusiva

Cinque condanne e una solo assoluzione per quello che è stato definito il “Processo di Punta Scifo”. Il Tribunale di Crotone, Elisa Marchetto presidente, Federica Girardi e Odette Eronia a latere, ha condannato i funzionari del settore Urbanistica del Comune di Crotone, Elisabetta Dominijanni e Gaetano Stabile, alla pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione ciascuno. per i reati abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva. I due sono stati, invece, assolti per non aver commesso il fatto dall’accusa di distruzione di bellezze naturali in area sottoposta a vincolo paesaggistico e di interesse archeologico. Il Tribunale ha poi dichiarato prescritto il reato di abuso d’ufficio per i due funzionari del Comune poiché i permessi a costruire erano stati rilasciati nel 2011.

Condannati a 1 anno e 6 mesi di carcere e ad un’ammenda di 70 mila euro, i fratelli Armando e Salvatore Scalise e il progettista e direttore dei lavori Gioacchino Buonaccorsi, per i reati di lottizzazione abusiva e distruzione di bellezze naturali.

A Buonaccorsi e Salvatore Scalise è stata concessa la sospensione condizionale della pena.

Assolto perché il fatto non sussiste il soprintendente archeologico dell’epoca Mario Pagano.

Dominijanni, Stabile, i fratelli Scalise e Buonaccorsi sono stati quindi condannati al risarcimento dai danni cagionati alle parti civili, tra le quali il Comune di Crotone, da quantificarsi in separata sede.

La vicenda è ormai nota ed è finita anche sulla cronaca nazionale.

Secondo l’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore della Repubblica, Alessandro Rho, in quell’area sottoposto a vincolo si stava per realizzare il Marine Park Village con 79 bungalow posati su basi di cemento con tanto di market e piscina, ma che si stava facendo passare per un agriturismo. Accusa che è stata supportata dalla sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Crotone.

Nella sentenza di primo grado i giudici del Tribunale di Crotone hanno ordinato la confisca dei terreni lottizzati e delle opere costruite, e il ripristino dello stato dei luoghi.