Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha scarcerato il calciatore crotonese Francesco Modesto, accogliendo in toto la tesi dell’avvocato difensore Leo Sulla, del foro di Crotone che aveva chiesto la nullità del provvedimento restrittivo.
Dopo 16 giorni di carcere, rinchiuso in una cella del carcere di Cosenza, Modesto, dunque, torna un uomo libero. In questo momento si sta eseguendo il provvedimento di scarcerazione.
Francesco Modesto era stato arrestato a fine agosto dai carabinieri del comando peovinciale di Cosenza e del Ros su ordine della Dda di Catanzaro, insieme ad altre tredici persone. Secondo l’accusa appartenenti a un’organizzazione malavitosa dedita a usura e estorsioni aggravate da finalità mafiose, emanazione delle cosche federate dei Cicero-Lanzino e Rango-zingari della città di Cosenza. Sempre secondo l’accusa il gruppo avrebbe utilizzato i capitali della ‘ndrangheta elargendo prestiti su cui imponeva tassi di interesse fino al 30% mensile.
Modesto, crotonese, calciatore professionista, ha giocato in Serie A per Pescara, Bologna, Palermo, Reggina, Parma e Genoa e ora svincolato, dopo aver vinto il campionato di B nel Crotone.
Qualche giorno dopo l’interrogatorio di garzia al termine del quale il suo legale Leo Sua disse: “Ha risposto alle domande del giudice e si è difeso dalle accuse che gli vengono formulate dalla Dda di Catanzaro”. “Francesco – aveva detto il suo legale – ha risposto alle domande del giudice. L’unico episodio che gli viene contestato nel capo di imputazione risale al 2005 e riguarda un piccolo immobile nemmeno suo, ma del suocero”. Secondo l’accusa parte dei soldi che sarebbe stati usati per un prestito usuraio proverrebero da un conto corrente del calciatore. “Un conto – ha detto l’avvocato Sulla – sul quale ha la procura il cognato di Modesto che non figura tra gli indagati. Inoltre Modesto ha ribadito di non conoscere l’imprenditore al quale è stato fatto il prestito oggetto dell’inchiesta”. Nel 2005 Francesco Modesto, di proprietà del Palermo, era stato ceduto in prestito all’Ascoli, subito dopo la fine di quel campionato fu ceduto alla Reggina sempre in prestito.