Crotone,
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Petrini si rivolse al sindaco di Rende per raccomandare un parente: perquisizioni alla Calabria Film Commission

Corruzione in atti d’ufficio aggravata dal metodo mafioso. È questa l’ipotesi di reato che la Procura della Repubblica di Salerno formula su alcuni soggetti che questa mattina sono stati destinatari di un decreto di perquisizione eseguito dagli uomini del Nucleo di polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Crotone, che indaga sulla vicenda del giudice Marco Petrini.

Gli uomini delle Fiamme Gialle di Crotone hanno eseguito una perquisizione negli uffici della Calabria Film Commission, che si trovano nella cittadella della Regione a Germaneto, e nei locali ad uso abitazioni del presidente della Film Commission, Giuseppe Citrigno.

Il decreto di perquisizione è finalizzato al reperimento di documentazione dalla quale si possano confermare le dichiarazioni rese dall’ex presidente della seconda sezione della Corte d’Appello di Catanzaro, Marco Petrini, nell’interrogatorio del 25 febbraio. In quell’interrogatorio Petrini ha parlato ai magistrati dicendo di essersi rivolto all’avvocato Marcello Manna, sindaco di Rende, perché raccomandasse un cugino della moglie del magistrato (regista cinematografico) a Giuseppe Citrigno per la Calabria Film Commission.

Secondo gli inquirenti, la raccomandazione potrebbe essere andata a buon fine visto che la Calabria Film Commission compare tra i soggetti finanziatori del lavoro del giovane regista, come risulta anche da numerosi articoli.

La perquisizione è stata eseguita solo a carico di Citrigno, ma appare evidente che nel registro degli indagati ci possano essere anche altri soggetti, dall’attuale sindaco di Rende, Marcello Manna, allo stesso Petrini fino al cugino della moglie.