Un presunto giro di fatture false per un totale di circa 20 milioni di euro, che avrebbe favorito la cosca Arena di Isola Capo Rizzuto. È quello ricostruito dai carabinieri e dalla guardia di Finanza di Bergamo che hanno notificato anche 33 arresti. In particolare vengono contestati reti di usura, ricettazione, riciclaggio, autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, favoreggiamento, nonché reati tributari e fallimentari.
Al centro delle indagini ci sarebbero almeno sette società “cartiere”, intestate a prestanome o ad imprenditori operanti in Lombardia, Umbria e Calabria, che avrebbero avviato le loro attività al fine di riciclare i proventi illeciti della famiglia Arena di Isola di Capo Rizzuto.