” Ha risposto alle domande del giudice e si è difeso dalle accuse che gli vengono formulate dalla Dda di Catanzaro”. A parlare è l’avvocato Leo Sulla del foro di Crotone, difensore del calciatore Francesco Modesto che da ieri mattina si trova rinchiuso nel carcere di Cosenza con l’accusa di usura aggravata dal metodo mafioso. “Francesco – ha detto il suo legale – ha risposto alle domande del giudice che ha sentito per rogatorie il mio assistito (il Gip Ferraro che ha emesso le ordinanze era assente). L’unico episodio che gli viene contestato nel capo di imputazione risale al 2005 e riguarda un piccolo immobile nemmeno suo, ma del suocero”. Secondo l’accusa parte dei soldi che sarebbe stati usati per un prestito usuraio proverrebero da un conto corrente del calciatore. “Un conto – ha detto l’avvocato Sulla – sul quale ha la procura il cognato di Modesto che non figura tra gli indagati. Inoltre Modesto ha ribadito di non conoscere l”imprenditore alla quale è stato fatto il prestito oggetto dell’inchiesta”. Nel 2005 Francesco Modesto, di proprietà del Palermo, era stato ceduto in prestito all’Ascoli, subito dopo la fine di quel campionato fu ceduto alla Reggina sempre in prestito. L’avvocato ha preannunciato che domani mattina presenterà richiesta al Tribunale del riesame e venerdì istanza di revoca della misura cautelare al Gip che ha emesso la misura.
Modesto è stato arrestato ieri mattina insieme ad altre 13 persone tra cui il suocero in una operazione condotta dai carabinieri di Cosenza e sulla base di alcune dichiarazioni di un pentito.