Mesoraca,
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Mesoraca: sono due i cadaveri rivenuti e potrebbero essere di Rosario e Salvatore Manfreda

Le operazioni di recupero dei cadaveri

Sarebbero due e non uno i cadaveri rinvenuti questa mattina in località Vardaro nel territorio di Mesoraca. E a questo punto potrebbero essere davvero pochi i dubbi sul fatto che si possa trattare di Rosario e Salvatore Manfreda, 68 e 35 anni, padre e figlio, scomparsi a Petilia Policastro dal giorno di Pasqua. I cadaveri, in avanzato stato di decomposizione, stanno per essere recuperati dai vigili del fuoco di Crotone del gruppo Saf (soccorso speleo-alpino fluviale) insieme ai carabinieri del Nucleo investigativo agli ordini del capitano Roberto Rampino. La zona, un dirupo di circa 50-60 metri lungo il quale si sono calati militari dell’Arma e vigili del fuoco, è vicina all’abitazione e all’azienda di uno degli arrestati per il duplice omicidio degli allevatori Rosario e Salvatore Manfreda, ovvero di Pietro Lavigna, 50 anni, arrestato insieme a Salvatore Emanuel Buonvicino, 20 anni, l’uno luglio scorso, mentre risulta ancora irreperibile la terza persona destinataria di misura di custodia cautelare, Pasquale Buonvicino, 52 anni, padre di Salvatore Emanuel.

All’origine del duplice omicidio ci sarebbero stati dissidi per problemi di confine.

I due allevatori sarebbero stati uccisi a colpi di fucile ed i loro corpi fatti sparire fino a questa mattina. L’ipotesi dei carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale di Crotone e della Compagnia di Petilia Policastro potrebbe essere ulteriormente supportata dal rinvenimento dei cadaveri di questa mattina. Gli arrestati sono accusati di omicidio, occultamento di cadavere e porto e detenzione illegale di arma.