I carabinieri forestali hanno scoperto un pozzo abusivo scavato all’interno del fosso del torrente Umbra nei giorni scorsi. Per la realizzazione dell’opera è stata aperta una pista e sradicati alcuni alberi. Il committente delle opere, proprietario di un terreno prospiciente il corso d’acqua demaniale, è stato individuato e deferito alla Procura della Repubblica.
I militari della Stazione CC forestale Cirò hanno accertato che il pozzo per l’attingimento delle acque, realizzato con anelli prefabbricati di calcestruzzo, era posizionato all’interno del demanio idrico. Per eseguire i lavori è stata aperta una pista larga circa 3,5 m all’interno del demanio mediante un escavatore, sradicando alcuni alberi di salice e olmo, trafugandone il materiale legnoso ricavato.
Il presunto committente dei lavori, il proprietario di un terreno prospiciente il corso d’acqua, è stato individuato e deferito all’Autorità giudiziaria per: modificazione dello stato dei luoghi e invasione di terreno demaniale, violazioni urbanistiche – edilizie per la realizzazione della pista e il furto degli alberi. L’autorità giudiziaria ha convalidato il sequestro della tubazione e della legna ricavata dal taglio furtivo.